Allarme carenza medici, l’ospedale non tira più

ROMA - E' allarme carenza medici ospedalieri. "Un bollettino di guerra", secondo l'Anaao-Assomed. "All'ospedale di Camposanpiero (Pd), concorso per pediatri, 8 domande, 2 concorrenti, nessuno accetta; all'ospedale di Cantù: concorso per chirurghi, 9 domande, nessuno si presenta. L'ospedale di Parma non era il solo ad essere impegnato in una caccia vana di medici per il pronto soccorso - ricorda il sindacato dei medici e dirigenti del Ssn - Ormai sembra chiaro che il lavoro in ospedale non è più appetibile per i medici, non rientra tra gli obiettivi primari di quei 70mila giovani che si contendono ogni anno l’accesso alla carriera". I medici si fermeranno per uno sciopero nazionale il 9 e il 23 novembre "per chiedere a Governo, Regioni e Parlamento - avverte l'Anaao - uno scatto di responsabilità che eviti il crack"."La miscela costituita da turni ed orari senza limiti - prosegue la nota dell'Anaao - con retribuzioni ferme al 2010, la rarefazione delle progressioni di carriera, la burocrazia asfissiante nel trionfo della medicina di carta, lo svilimento di un ruolo che una volta era professionale ed oggi è ridotto a banale fattore di produzione, in coerenza con l’evoluzione neo fordista dell’organizzazione ospedaliera, ha ormai reso insopportabile questo lavoro. Senza contare la distonia di un aumento di responsabilità senza aumento di autonomia professionale, di una crescente gravosità e rischiosità senza valorizzazione economica".Secondo il sindacato "la sanità rischia di essere la grande dimenticata della legge di bilancio 2019. Una manovra da 37 miliardi si dichiara paga di essere entrata nel 'club del miliardo in più' al Fondo sanitario nazionale (Fsn) e, violando, solo in questo caso, lo stesso contratto di governo, non investe sul sistema delle cure, al quale non restituisce le risorse sottratte negli ultimi anni, né sulla assunzione e formazione di chi quelle cure è chiamato ad assicurare. La manovra del popolo nega al popolo i mezzi per la tutela del suo bene prezioso, la salute, il capitale dei poveri".