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Un tuffo nel passato, sinergie tra Fondazione Betania e l'istituto Mattia Preti

CATANZARO - Con l’incontro dal titolo “Un tuffo nel passato...alla scoperta dei giochi d’altri tempi”, si è concluso il progetto “Raccontami com’era”, realizzato dalla Fondazione Betania - Onlus in collaborazione con gli alunni e le insegnanti Anna Badolato e Ornella Siciliani della terza classe del plesso “Croci” dell’istituto comprensivo Mattia Preti di Catanzaro, guidato dal direttore Angelo Gagliardi, ed i genitori dei bambini. Il percorso progettuale, articolato in quattro incontri tematici, è stato un crescendo di emozioni che ha lasciato traccia significativa in ogni partecipante. L’iniziativa è la chiara testimonianza di un’idea precisa di assistenza per Betania, fatta sì da prestazioni sanitarie ma anche e soprattutto di cura affettiva e relazionale, nella consapevolezza che nessuno di questi aspetti debba essere trascurato se si vuole mirare al benessere psicofisico della persona. In ogni incontro la presenza dei bambini ha soffiato un vento di spensieratezza e allegria genuina sulla vita dei nostri anziani che hanno ricambiato con sorrisi, sguardi dolci, gesti di tenerezza e moniti elargiti con simpatia. Ad aprire la giornata conclusiva sono stati i saluti dell’amministratore delegato Clericò e del direttore sanitario Mazza. L’apprezzamento per la qualità del prodotto e la sensibilità verso il valore di quest’esperienza hanno impreziosito l’incontro e incoraggiato il ripetersi di iniziative simili. Si è sottolineata, da parte di Fondazione Betania, la voglia di aprirsi al territorio e l’importanza del dialogo tra generazioni. Anche in questo ultimo incontro i genitori, le insegnanti, i bambini, si sono superati nella cura dell’evento, come sempre ricco di contenuti e di spunti educativi. A partire proprio dai giochi riproposti fedelmente: il gioco alla corda, la campana, lo yoyo, u strumbulu, la gara con i tappi. Tutti eseguiti abilmente dai bambini, con il divertente coinvolgimento anche degli adulti, per il piacere di tutti i nonnini. Questi giochi d’altri tempi hanno aiutato i nonni a ripercorrere le tappe dell’ infanzia e della prima giovinezza, quando per sopperire alle ristrettezze economiche si dava sfogo alla creatività. I giochi venivano realizzati con materiale di recupero o con oggetti della vita quotidiana che divenivano così bambole, animali, carretti o altro, per allietare le loro giornate. La strada, la piazza erano i luoghi di vita reale dove instaurare legami autentici e preziosi, in deciso contrasto con quanto accade oggi: la quotidianità frenetica e la tecnologia lasciano poco spazio alla cura dei rapporti umani e i rapporti virtuali hanno preso il sopravvento. Il percorso intergenerazionale realizzato, nella sua semplicità, ha attivato un circuito affettivo e relazionale di assoluta autenticità: bambini, genitori, nonni, operatori di Fondazione, insegnanti. Davvero un incontro dai mille colori, proprio come quella girandola donata dai bambini agli anziani... “Gira girandola dai mille colori gira e cattura il profumo dei fiori, gira girandola forte nel vento gira e sorride ogni bimbo ed ogni nonno contento”. Come sigillo conclusivo del percorso, lo scambio dei doni ricordo. I genitori, la cui collaborazione è stata semplicemente preziosa, hanno realizzato un coinvolgente e suggestivo album, custode dei momenti più intensi di tutti gli incontri. Fondazione Betania, ha ringraziato la scuola con una targa, dalla dedica densa e sentita, a testimoniare il valore del cammino compiuto insieme. 

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