Mormanno, sindaci a difesa della casa della salute
MORMANNO - Il futuro della Casa della salute di Mormanno sarà al centro di un incontro tra i sindaci del territorio e il direttore generale del dipartimento Sanità della Regione Calabria previsto per il prossimo 13 agosto. Un confronto tra i vertici della sanità regionale rappresentanti da Antonio Belcastro, direttore generale del dipartimento, i sindaci di Mormanno, Giuseppe Regina, di Laino Borgo, Mariangelina Russo, e di Laino Castello, Gaetano Palermo, le forze sociali e i dipendenti del presidio ospedaliero. In una nota la struttura sanitaria di Mormanno è indicata come «punto di riferimento per l’entroterra del Pollino», che «ha visto un rifacimento complessivo con un investimento di circa 2 milioni di euro grazie a fondi post sisma del 2012». Ciò ha determinato la riorganizzazione sanitaria provinciale dell’Asp di Cosenza che ha promosso l’ospedale di Mormanno come Casa della Saluta con annessa Rsa. E’ da questo punto “contenuto nell’atto aziendale, ancora disatteso”, che i tre sindaci vogliono ripartire nel confronto «per inserire l’ospedale di Mormanno in una strategia d’area che guardi non solo alle utenze della Calabria ma anche a quelle della vicina Basilicata puntando alla migrazione sanitaria verso il polo del Pollino. Tutto questo - afferma il sindaco di Mormanno, Giuseppe Regina - si configura in una vera e propria azione territoriale di stop alla già grave emorragia della rete assistenziale che rischia di produrre effetti devastanti per i cittadini e il loro sacrosanto diritto alla salute. Ma diventa, altresì, funzionale per tenere fede a quanto scritto nell’atto aziendale fermo al palo da troppo tempo ed evitare che le risorse spese per l’ospedale di Mormanno si trasformino in uno sperpero di fondi a sostegno dei territori».