Catanzaro, Asp sciolta per 'ndrangheta. Il ministro: Situazione grave
CATANZARO - Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell’interno Luciana Lamorgese, a seguito di accertati condizionamenti da parte delle locali organizzazioni criminali, a norma degli articoli 143 e 146 del Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali (decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267), ha deliberato lo scioglimento per diciotto mesi dell’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro e il contestuale affidamento dell’amministrazione dell’ente a una commissione di gestione straordinaria. Lo rende noto il comunicato stampa del Consiglio dei ministri. Inoltre, su proposta dello stesso Ministro, in considerazione della necessità di completare l’azione di ripristino dei principi di legalità all’interno dell’amministrazione comunale, il Consiglio dei ministri ha deliberato la proroga per sei mesi del provvedimento di scioglimento del Consiglio comunale di Trecastagni (CT). «La situazione della sanità in Calabria è molto seria. Il rispetto rigoroso del principio di legalità sarà essenziale per aprire una stagione in cui il diritto alla salute venga effettivamente garantito». Lo afferma il ministro Speranza a seguito del Consiglio dei ministri. “Lo scioglimento per infiltrazioni mafiose dell’Asp di Catanzaro "conferma la necessità e l’urgenza che l'intero governo M5S-PD prenda in mano al più presto la situazione della sanità calabrese, dotando le aziende del Servizio sanitario regionale di vertici capaci di garantire legalità e tutela della salute con indipendenza e coraggio", afferma invece il deputato M5S Francesco Sapia, della commissione Affari sociali. "Il provvedimento del Consiglio dei ministri, analogo a quello che aveva già interessato l’Asp di Reggio Calabria, è indicativo della patologia principale da cui è affetto il sistema sanitario della Calabria, cioè la sudditanza rispetto ad un sistema di potere che finora ha potuto agire incontrastato tra complicità e silenzi. Sono certo - conclude Sapia - che il ministro della Salute, Roberto Speranza, e il ministro Luigi di Maio, capo politico del Movimento 5 Stelle, raccoglieranno in prima persona questo mio appello, anche perché sulla sanità calabrese non c'è più tempo da perdere".