Sapia minaccia di uscire dal gruppo M5S se non sarà revocato l'incarico al commissario Asp di Co
COSENZA - «Appena entrata in servizio, Daniela Saitta, commissaria dell’Asp di Cosenza, sotto elezioni regionali ha firmato un attimo illegittimo contro cui sto presentando apposito esposto, che trasmetterò anche al procuratore Nicola Gratteri. Nello specifico, Saitta ha costituito la propria segreteria con componenti esterni all’Azienda sanitaria, tra cui un professionista già legato a imprese della famiglia Greco delle cliniche private, a sua volta in rapporti con la segreteria di Andrea Urbani, capo della Programmazione sanitaria nazionale». Lo denuncia, in una nota, il deputato M5S Francesco Sapia, della commissione Sanità, che aggiunge: «All’Asp di Cosenza ho chiesto la revoca immediata di questa delibera illegittima e altrettanto ho chiesto ai commissari alla Sanità calabrese, che continuano a rimanere indifferenti rispetto a importanti questioni, riguardanti la stessa azienda, che ho segnalato da tempo: l’incarico dirigenziale affidato alla moglie del consulente regionale Franco Pacenza e quello conferito a persona vicina all’ex dg della stessa azienda, Raffaele Mauro, nonché la permanenza alla guida del Servizio 118 di un professionista che per legge non può occupare quel posto». «Stavolta, però, il fatto è ancora più grave, perché – spiega il deputato del Movimento 5 Stelle – Saitta si è fatta una segreteria personale secondo proprie idee e regole, scegliendo soggetti esterni all’Asp di Cosenza e in evidente conflitto di interessi. Peraltro, rammento che Saitta è stata nominata al vertice dell’Asp di Cosenza pur non possedendo, stando al suo curriculum, i necessari requisiti di esperienza in materia di organizzazione e gestione sanitaria e malgrado l’interrogazione parlamentare e la diffida che con la collega Dalila Nesci avevamo rivolto al governo giallo-rosso affinché non autorizzasse codesta nomina, indicata dai commissari governativi Saverio Cotticelli e Maria Crocco». «Sul caso – conclude Sapia – è opportuno un intervento di moral suasion da parte del presidente della commissione Antimafia, Nicola Morra. Comunque, se nel termine di 48 ore non verrà revocata la delibera di costituzione della segreteria della Saitta e la nomina della stessa commissaria, sarò costretto, per coerenza con i miei princìpi e le mie battaglie, a lasciare il gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle».