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Solo in Calabria e Lazio obbligo vaccini per categorie a rischio


ROMA - Sono 17 le Regioni e le Province autonome che hanno programmato la fornitura di vaccinazioni per la stagione 2020/2021. A dirlo è la 17/a puntata dell’Instant report Covid-19, un’iniziativa dell’Altems, l’Alta scuola di economia e management dei sistemi sanitari dell’Università Cattolica, di confronto dell’andamento della diffusione del Sars-Cov-2 a livello nazionale.

Ad aver definito la programmazione sono Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Liguria, Val d’Aosta, Friuli-Venezia-Giulia, la Provincia autonoma di Bolzano, Lazio, Abruzzo, Molise, Umbria, Basilicata, Calabria, Puglia, Campania e Sardegna.

Alcune (Lazio e Calabria) hanno deliberato sull'obbligatorietà della vaccinazione anti-influenzale per determinate categorie a rischio (over-65 e operatori sanitari), mentre altre Regioni (Campania) hanno annunciato l’intenzione di introdurla.

Secondo il rapporto emerge in molte realtà regionali l'attenzione, in sede di programmazione, a una fornitura di dosi vaccinali specificamente dedicate agli operatori sanitari, nonché la consapevolezza dell’importanza di raggiungere un’ampia copertura vaccinale, specie nei soggetti più esposti, consentendo una riduzione al ricorso all’assistenza nelle strutture sanitarie e permettendo una più facile diagnosi dei sospetti casi di positività al coronavirus.

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