Caso Reggio, servizio sociale “dismesso”
REGGIO CALABRIA - “L’Ordine professionale degli assistenti sociali della Calabria segue, con attenzione, la preoccupante vicenda che sta interessando il Grande Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria ove, a seguito del pensionamento degli ultimi colleghi, il servizio sociale è stato praticamente "dismesso". Una situazione inammissibile, se si pensa che l’Azienda provinciale sanitaria del capoluogo di provincia reggino ha ammesso a finanziamento, nel proprio piano del fabbisogno del personale, addirittura 87 assistenti sociali”. Lo afferma in un comunicato stampa Danilo Ferrara, presidente dell'Ordine degli assistenti sociali della calabria. “A sbloccare le procedure di assunzione non è valso nemmeno l’intervento del commissario straordinario dell’ Azienda ospedaliera Fantozzi che - anche mantenendo fede agli impegni presi precedentemente con questo Ordine e con il Centro comunitario Agape di Reggio Calabria - ha richiesto, a gran voce, l’indizione di un pubblico concorso. La mancanza dei Lea e dei Liveas, su una parte del territorio nazionale, contribuisce, altresì, ad acuire le distanze con altre aree geografiche del paese ma, soprattutto, a trascurare il crescente disagio sociale in un momento storico di grave emergenza globale, a danno dei più fragili. Inoltre – aggiunge Ferrara - non vi è ombra di dubbio che mantenere questo stato di fatto significa contravvenire la nostra Costituzione, che qualifica l’assistenza sociale come diritto irrinunciabile agli articoli 2, 3, 28, 32, nonché la disapplicazione della L. 328 del 2000. Per tutte queste ragioni l’Ordine – è detto ancora nella nota - nell’ambito delle proprie competenze istituzionali, proseguirà e perorerà ogni iniziativa tesa a porre immediato rimedio a questa e a tutte le situazioni che costituiscono un’evidente mortificazione per la professione e, di riverbero, per tutto il territorio calabrese”.