Rapporto Gimbe, Calabria tra le regioni con minore densità di contagio

ROMA - È fondamentale interpretare la "densità» del contagio utilizzando il numero dei casi
attualmente positivi, parametrati alla popolazione residente e non guardando ai numeri assoluti. Lo spiega Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe. Ciò, spiega, «perché altrimenti sono sempre le regioni più popolate ad influenzare politica e opinione pubblica sull'andamento dell’epidemia, sottovalutando, o addirittura ignorando quelle piccole dove il numero di contagi è apparentemente esiguo. L’indicatore più affidabile per misurare la densità del contagio è il rapporto
positivi/casi testati».
Attenzione però, aggiunge, «non il rapporto positivi/tamponi totali che includendo quelli di controllo (circa il 40%) e che sottostima di molto la circolazione del virus». Secondo questo rapporto, con i dati del 16 ottobre, le prime tre regioni con un valore più alto sono la Valle d’Aosta (22.8), seguita dalla Liguria (18.8) e dal Piemonte. Calabria (2.7), Basilicata (2.8) e Lazio (4.2) sono invece quelle con densità minore. Il numero assoluto dei casi vede invece in testa la Lombardia (19.128), la Campania (14.354) e il Lazio (12.317).