Caso Zuccatelli: crepe nel Governo, insorgono i vescovi e M5S punta su Strada
CATANZARO - Non accenna a placarsi la bufera politica scatenata dalla nomina a commissario della sanità in Calabria di Giuseppe Zuccatelli. Anzi, se possibile, il tono si alza ulteriormente, anche per una nota delle attiviste Fem.In Cosentine in Lotta che datano il video in cui il neo commissario afferma che le mascherine non servono a maggio, nel dopo lockdown. Anche i vescovi calabresi sono scesi in campo per sostenere, per bocca del presidente della Cec, l’arcivescovo metropolita di Catanzaro-Squillace Vincenzo Bertolone, che la situazione nella regione, dichiarata zona rossa, e l'avvicendamento del commissario «dimostrano non soltanto la fragilità e l’inadeguatezza del sistema sanitario regionale ma anche l’incompetenza e la mancanza di senso di responsabilità, che la seconda ondata della pandemia Covid-19 in atto ha definitivamente e inequivocabilmente palesato».
Ad arroventare ulteriormente il clima, oltre al fuoco di fila di attacchi rivolti al governo dal centrodestra, è giunta poi una dura presa di posizione di un gruppo di parlamentari calabresi del Movimento 5 Stelle. I parlamentari hanno chiesto senza mezze misure la revoca immediata del neo-commissario definendola «inopportuna» e «un’inaccettabile beffa per i cittadini». Polemica che il vice ministro alla Salute ha tentato di rintuzzare: «La mia opinione su Zuccatelli è in linea con il ministero. Zuccatelli ha sicuramente un curriculum di esperienza. Non andrei a vedere il passo falso sulla mascherina - ha spiegato in tv il vice ministro - che comunque condanno. Io vorrei che anche i cittadini, come i miei colleghi politici, misurassero le persone in base ai risultati». Al di là delle
dichiarazioni, Sileri, nel pomeriggio, ha avuto un incontro con i parlamentari del suo partito - già fissato da giorni – proprio sulla situazione della Calabria ed sicuramente non saranno mancati i toni accesi. Anche perché l’obiettivo del Movimento - almeno a quanto traspare dalle parole del senatore calabrese M5s e presidente dell’Antimafia Nicola Morra - era nominare il fondatore di Emergency Gino Strada. Adesso, dopo l’indicazione di Zuccatelli, una delle vie possibili, auspicata dai 5 Stelle,
è quella di vedere Strada almeno come sub commissario.