Carenza di personale, per la Cisl è la vera emergenza
CATANZARO - «Da tempo la Cisl denuncia la crisi in cui versa la sanità pubblica nel nostro Paese, sospinta da un progressivo taglio di risorse del Fondo sanitario nazionale», ha affermato Tonino Russo, segretario generale di Cisl Calabria, nell’intervento con cui ha concluso i lavori del convegno su “Quale futuro per l’assistenza ospedaliera?”, organizzato a Catanzaro dalla Federazione Cisl Medici Magna Graecia. «Come sempre – ha proseguito Russo –, il nostro sindacato alla denuncia accompagna la proposta. Perciò, ribadiamo che è necessario e non più procrastinabile riorganizzare il profilo universalistico pubblico e gratuito della sanità, rafforzare i servizi di prevenzione e medicina del lavoro per implementare salute e sicurezza sui luoghi di lavoro. È necessario riorganizzare la rete ospedaliera, integrata alla rete di assistenza territoriale, per garantire i Lea e quella necessaria assistenza diffusa, evitando le tante ospedalizzazioni inappropriate. Per fare questo serve nuovo personale. Le circa 2mila assunzioni fatte, tra stabilizzazioni e nuovo reclutamento sono ottima cosa, ma rappresentano una goccia nel mare dei bisogni. In Calabria, la vera emergenza è la carenza di personale. In 11 anni abbiamo perso oltre 5mila tra medici, infermieri e altre figure professionali. Questo ha generato riduzione dei servizi, chiusura e accorpamento dei reparti, lunghissime liste d’attesa, mancanza di prevenzione, enormi ritardi negli screening oncologici, riduzione dei consultori, enorme carenza nell’organico dei pronto soccorso, mancanza di anestesisti, ortopedici, ginecologi, pediatri. La fusione fra aziende sanitarie territoriali e ospedaliere, anche universitarie, è un obiettivo - ha concluso Russo - che da decenni viene perseguito senza risultati soddisfacenti. Per la Cisl ogni processo di cambiamento deve alzare il livello dei servizi offerti nell’interesse dei cittadini».
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