Catanzaro, appello al sindaco per le vertenze S. Anna e Betania
CATANZARO - Questione sanità, ci tornano i consiglieri comunali Stefano Veraldi (Riformisti Avanti) e Valerio Donato e Gianni Parisi (Rinascita). «Già nei primi giorni di agosto, preoccupati dalla situazione di grave crisi aziendale in cui versano diverse strutture sanitarie e socio assistenziali della nostra Città, avevamo consegnato al Presidente del Consiglio comunale una proposta di immediata convocazione del consesso cittadino in forma aperta al fine di dibattere, coinvolgendo anche gli Enti pubblici e privati, le Istituzioni, le formazioni sociali, le organizzazioni sindacali, professionali e di categoria, sul seguente unico punto all’ordine del giorno: “Sistema sanitario calabrese e sviluppo delle strutture pubbliche e private di Catanzaro: soluzione delle crisi aziendali del Sant’Anna Hospital e della Fondazione Betania Onlus - scrivono in una nota -. Così come per altre questioni, a nostro avviso, di vitale importanza per la nostra comunità, né il presidente del Consiglio, né il sindaco, né un componente di Giunta hanno voluto tenere in considerazione la nostra proposta, né hanno avuto il garbo istituzionale di provare a fornire risposta. Naturalmente il nostro rammarico non è motivato da risentimento personale per la mancata risposta ma per il mancato rispetto che è d’obbligo per realtà aziendali che, negli anni, hanno fornito alla collettività risposte eccellenti e qualificate in ambito sanitario ed assistenziale. Se non abbiamo la capacità di discutere di questi temi, di proporre soluzioni, di lottare per contenere un’emigrazione sanitaria massiccia ed una caduta drammatica dei livelli assistenziali, allora vuol dire che questa Amministrazione può dichiarare il proprio fallimento». «Se non riusciamo a difendere con ogni mezzo i livelli occupazionali, già fragili, nella nostra città allora dobbiamo avere il coraggio di prendere atto che abbiamo fallito - rimarcano -. Le aziende interessate dalla forte crisi aziendale impegnano centinaia di famiglie di dipendenti e professionisti che vedono irrimediabilmente compromesso il loro futuro lavorativo. Forse avevamo ragione a proporre un assessorato al lavoro, che certamente avrebbe avuto maggiore capacità di incidere di un assessorato alla sicurezza, che almeno finora ci è apparso solo un puro slogan. Riformuliamo la proposta di discussione in Consiglio di un tema di così straordinaria attualità nella speranza che, finite le vacanze estive, il Sindaco Fiorita e la sua Giunta “provino” a mettersi al lavoro guardando agli interessi veri dei nostri concittadini. Interessi veri e bisogni reali non fuffa e festini. Problemi veri che toccano nel vivo i cittadini e non solo posizionamenti, strategie elettorali, incarichi e/o proroghe contrattuali di dubbia legittimità», conclude la nota.
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