Catanzaro, la Cgil denuncia il fallimento della riforma della disabilità
- Uneba Calabria
- 13 feb
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i fatti, però, una procedura che doveva snellire le tempistiche si è trasformata in una sospensione del diritto e tutto ciò è inaccettabile. La Cgil e l’Inca Cgil denunciano l’aumento dei costi dei certificati, le lungaggini per ottenere il certificato introduttivo da parte dei medici di medicina generale e spesso la vera e propria impossibilità ad ottenerlo a causa di professionisti che non riescono a smaltire le richieste o che non sono nelle condizioni di evaderle. I dati in possesso della Cgil dicono che nel mese di gennaio 2025, rispetto allo stesso mese dell’anno scorso, sono state presentate il 90% delle domande in meno e tutto ciò palesa una stasi del diritto per tanti cittadini e minori in una condizione di fragilità. «Serve intervenire con urgenza, affrontare e risolvere le criticità che si stanno evidenziando. Serve farlo adesso per la provincia di Catanzaro, ma serve farlo senza tentennamenti perché dal primo gennaio 2026 la riforma diventerà operativa in tutto il Paese ed il rischio è quello di registrare in Calabria una vera paralisi del sistema a danno dei più deboli – è detto in un comunicato di Enzo Scalese, segretario dell’Area Vasta Catanzaro-Crotone-Vibo della Cgil, e dei coordinatori regionale e provinciale di Inca Cgil, Giusepe Guigo e Luigi Vitale - Rivolgiamo perciò un appello al Governo, alla Regione ed all’Inps – prosegue la nota - affinchè si convochi immediatamente una riunione con i soggetti interessati, con il sindacato, i patronati e l’ordine dei medici, per rimuovere i problemi e affrontare quella che è una vera e propria ingiustizia sociale. Chiediamo interventi immediati – conclude la nota - per garantire alle persone con disabilità i diritti che oggi sono negati da un Governo che non guarda ai reali bisogni dei cittadini, dei pensionati e dei lavoratori, ma che continua a perseguire interessi clientelari lasciando indietro la maggioranza della popolazione e soprattutto quella più debole».
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