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Covid, approda anche in Calabria la campagna ActionAid



ROMA - Torna la campagna solidale «Tutti a Scuola!» promossa da Actionaid per contrastare dispersione e povertà educativa in Italia e nel Sud del mondo. Fino al 31 ottobre si può donare con un sms o una chiamata da rete fissa al numero 45511, fondi che serviranno per realizzare una nuova scuola e lottare contro i matrimoni forzati in Malawi e riqualificare architettonicamente quattro plessi sco

lastici a Bari, Milano, Palermo e Reggio Calabria.

Proprio per accendere i riflettori su povertà educativa e abbandono scolastico in Italia e in Malawi, il 10 ottobre in venti piazze tra Milano, Roma e Napoli ci saranno i volontari di ActionAid con «Dream Book», iniziativa solidale giunta alla terza edizione. Con un piccolo contributo sarà possibile acquistare «il quaderno che realizza i sogni dei bambini» e sostenere la campagna «Tutti a Scuola!».

Alla campagna danno il loro supporto i testimonial di ActionAid, tra i quali l’attrice Claudia Gerini, il collettivo artistico The Jackal, la ginnasta Vanessa Ferrari, la marciatrice Eleonora Giorgi, l’allenatore della Nazionale di pallanuoto italiana Sandro Campagna, lo schermidore Daniele Garozzo e l’atleta Filippo Tortu, medaglia d’oro alle ultime olimpiadi di Tokyo.

Campagna Sms Solidale “Tutti a Scuola!”.

«La crisi innescata dalla pandemia ha confermato, una volta di più, il legame strettissimo e drammatico tra povertà economica e povertà educativa. Negare il diritto all’istruzione ai bambini e alle bambine significa precludere loro l’unica strada verso un futuro migliore. Per questo è necessario raddoppiare gli sforzi affinché nessuno resti indietro»,

commenta Katia Scannavini, vice segretaria generale di ActionAid Italia.

In Malawi ActionAid costruirà aule al coperto e servizi igienici per la scuola primaria di Chikunkha, nel distretto settentrionale di Nsanje, con l’obiettivo di garantire un’istruzione pubblica di qualità a oltre 6mila alunni, costretti a fare lezione all’aperto dopo l’alluvione che nel 2015 ha reso inagibile gran parte delle classi. Secondo le stime del governo malawiano, sono almeno 3mila le spose bambine e almeno 2mila le gravidanze precoci registrate nel solo distretto di Nsanje in sei mesi di chiusura. A livello nazionale, dall’inizio della pandemia le gravidanze tra le ragazzine hanno superato quota 40mila, i matrimoni forzati oltre 13mila. Nel Paese le famiglie - impoverite e affamate ulteriormente dalla pandemia - ricorrono al matrimonio come meccanismo di sopravvivenza. Un fenomeno molto diffuso che il progetto messo in campo da ActionAid intende arginare attraverso percorsi di segnalazione e monitoraggio promossi in collaborazione con le istituzioni locali.

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