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Covid, Calabria sotto i mille casi trattati con i monoclonali



ROMA - Entrati ufficialmente a far parte delle terapie anti Covid il 9 marzo scorso, ma somministrati ai pazienti a partire dal 18 marzo, gli anticorpi monoclonali sono stati prescritti, in Italia, a 51.170 pazienti in poco meno di 12 mesi, di cui ben il 17% in Veneto. Nella scorsa settimana, la maggior parte delle richieste del farmaco, ben 1.056, con un +113,77% a livello settimanale, ha riguardato sotrovimab, che ha mostrato efficacia contro la variante omicron e la subvariante omicron 2. E’ quanto emerge dal 47/mo report sul monitoraggio dei monoclonali pubblicato dall’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa), con dati estratti il 10 febbraio.

Con la determina pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale il 9 marzo scorso, sono state definite le modalità e le condizioni di impiego dei monoclonali, indicati per pazienti in fase precoce della malattia, prima che si inneschi la cascata infiammatoria, ma che presentano particolari condizioni di

salute che li mettono a rischio di un’evoluzione della malattia in forma grave.

La prescrizioni di questi farmaci avvengono in 276 strutture presenti in tutte le 21 regioni e province autonome. Fino a oggi è il Veneto la regione che ha trattato più pazienti, 8.682. A seguire, il Lazio con 7.492, Toscana con 4.734, Lombardia (3.703), Campania (3.501), Piemonte (3.458), Liguria (2.963), Emilia Romagna (2.790), Marche (2.778), Sicilia (2.663), Abruzzo (1.892)), Puglia (1.817), Friuli Venezia Giulia (1.426). Sotto i mille: Calabria (704), Valle d’Aosta (555), Umbria (533), Sardegna (502), Basilicata (286), PA di Trento (226), Molise (145) e PA di Bolzano (141).

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