Crotone, disagi per i dializzati
CROTONE - «Cresce l’esasperazione dei 130 dializzati crotonesi dopo l’ennesimo improvviso guasto degli ascensori utilizzato quotidianamente per accedere al settimo piano dell’ospedale cittadino dove è ubicato il centro dialisi. Enormi i conseguenziali problemi per i pazienti che dopo il trattamento salvavita e con altre gravi comorbilità sono costretti ad ulteriori insopportabili attese per trovare libero altro ascensore nel piano». E’ quanto denuncia in una nota per il comitato Calabria Aned, Maria Larosa. «Ma - prosegue la nota - non è solo questo il problema per familiari e malati di reni crotonesi ricoverati presso la nefrologia – ubicata al sesto piano - dello stesso ospedale. Qui, i problemi sono più perniciosi per rischio infezione più volte denunciati dai pazienti, causa contiguità reparti. Dal 2014 in cui è esploso il problema della riallocazione, dai diversi commissari e direttori generali che si sono succeduti era stato garantito progetto - dicevano già esistente e prossimo alla realizzazione - di: riportare centro dialisi al piano terra come meglio si conviene per tanti pazienti non deambulanti e allocazione del reparto di nefrologia non più contiguo ad altri. Il commissario Domenico Sperlì, che ringraziamo per la sua trasparenza, ci informa esserci in itinere una progettualità aziendale, ma ancora da finanziare, comprendente gli interventi di riallocazione auspicati da Aned. L’esasperazione dei pazienti e la sfiducia dopo le tante e passate promesse da marinaio delle precedenti gestioni aziendali sono ampiamente comprensibili e giuste. Il referente crotonese Aned, Roberto Costanzo - prosegue la nota - viene sollecitato dai pazienti ad immediata azione di protesta per sollecitare azienda e regione ognuno per la parte di competenza. Per tutto questo, ci rivolgiamo con fiducia ai responsabili regionali e al commissario Roberto Occhiuto per i provvedimenti e le autorizzazioni onde velocizzare l’iter della riallocazione non più procrastinabile della nefrologia e dialisi dello spoke di Crotone».
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