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Emergenza urgenza, per la consigliera Bruni la gestione è caotica



CATANZARO – «Il governo della Sanità calabrese appare sempre più in stato confusionale. Emblematica è la vicenda della gestione dell’emergenza/urgenza dove sembra regnare il caos più assoluto». Lo scrive in una nota Amalia Bruni, consigliere regionale del Partito democratico e vicepresidente della commissione Sanità in consiglio regionale. «Con DCA numero 25 del 12 gennaio 2023 è stata individuata l’Asp di Catanzaro, quale azienda capofila per lo svolgimento delle procedure concorsuali centralizzate per l'area dell'Emergenza/Urgenza extra ospedaliera ed intraospedaliera per tutte le aziende del servizio sanitario calabrese. Con la delibera successiva numero 3 del 26 Aprile 2023 di Azienda Zero si è tornati indietro al Dca 25, mantenendo in capo all'Asp di Catanzaro il reclutamento del personale dedicato all'area dell'emergenza urgenza intraospedaliera e attribuendo all'Asp di Cosenza le procedure per il reclutamento del personale da adibire all'emergenza extraospedaliera e 118. Sempre con la stessa delibera Azienda Zero ha assegnato all'Asp di Cosenza la delega alla attuazione delle funzioni riconducibili all'Emergenza Urgenza extraospedaliera 118 ed elisoccorso, al numero unico emergenza Nue 112 e al Numero unico Armonico a valenza sociale per cure mediche non urgente 116117, per la durata di tre anni, nelle more di attivazione di Azienda Zero. Ci chiediamo se l’Asp di Cosenza, fatte salve certamente le professionalità amministrative, sia in grado di assolvere ad una compito così gigantesco. Tra l’altro, il Dirigente Generale del Dipartimento Economia e Finanza è stato autorizzato a sottoscrivere con Azienda Zero un contratto di comodato d'uso gratuito dei locali della Cittadella destinata a sede del Suem 118 e della Cur per come previsto dal progetto approvato con Delibera della Giunta Regionale numero 120/2022. Ora, invece, si ricambia tutto di nuovo. La stessa convenzione con la Regione Lombardia, annunciata come salvifica, presentataci più volte in Cittadella, che risultati ha prodotto? Insomma ci sembra che la confusione regni sovrana e che manchi a monte una gestione (fatta di strategia e pianificazione) procedendo a tentoni e per correttivi nel periglioso mare della sanità calabra. Non più tardi di qualche giorno fa sono state bandite 24 postazioni vacanti dall’Asp di Catanzaro ma se non è stato risolto il nodo economico di un Accordo integrativo regionale che è il responsabile principale della diaspora dei medici del 118, bandire concorsi, se pure importante, rischia di essere solamente e tristemente inutile».

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