Il deputato Sapia chiede la terapia intensiva con Ecmo anche in Calabria
ROMA - «La Calabria è una regione lunga, con tante strade a scorrimento lento e perfino troppo rischiose. Per questo occorre l’intervento risoluto del governo al fine di garantire una migliore assistenza sanitaria ai bambini, anche con terapie intensive dotate di ventilazione extracorporea, cioè di Ecmo». Lo afferma, in una nota, il deputato di Alternativa Francesco Sapia, che alla Camera siede in commissione Sanità, il quale ha interrogato il presidente del Consiglio e i ministri della Salute e dell’Economia, chiedendo loro iniziative concrete per tutelare il diritto alla salute dei bambini, «messo a rischio – evidenzia il parlamentare – dai tagli del Piano di rientro e da oltre vent’anni di gestioni inadeguate e di minori trasferimenti di risorse statali. Nel complesso si tratta di una cifra che supera i 3 miliardi di euro». Nella sua interrogazione, il deputato di Alternativa ha ricordato che «la scomparsa per Covid della piccola Ginevra ha scioccato tutti i calabresi». «Dei bambini – incalza Sapia – si parla troppo poco, come se non ci fossero o se non avessero tutele maggiori, puntualmente ignorate, soprattutto nei luoghi delle decisioni. Io spero – continua – che il commissario Roberto Occhiuto, finita la fase iniziale degli annunci, passi subito ai fatti e inserisca tra le priorità il diritto alla salute dei minori, che non devono essere costretti a partire per Roma o per il Nord». «Passato il teatrino dell’elezione del presidente della Repubblica, l’intera rappresentanza parlamentare calabrese – conclude Sapia – si preoccupi del nuovo Programma operativo, sparito dai radar dallo scorso luglio, la cui approvazione consentirebbe al Servizio sanitario regionale di avere i primi 60 dei 180 milioni stanziati nella seconda legge Calabria. Servono con urgenza mezzi e personale».
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