La sottosegretaria Nesci annuncia che la gestione della sanità tornerà alla Regione

CATANZARO - «È nelle intenzioni del Governo chiudere definitivamente il commissariamento della sanità calabrese, per restituire all’autorità politica regionale la gestione ordinaria della sanità». Lo ha detto la sottosegretaria di Stato per il Sud e la Coesione territoriale, Dalila Nesci - riporta un comunicato diffuso dalla parlamentare - in una lunga intervista rilasciata all’emittente Radio Onda Verde di Vibo Valentia.
"Anche negli ultimi decreti, per la Calabria - ha aggiunto Nesci -abbiamo immesso tante risorse. Abbiamo finalmente gli strumenti per le assunzioni di personale, per andare a chiudere i lavori dei nuovi ospedali e l’ammodernamento di quelli attuali.
Inoltre, abbiamo dato un vero supporto alla Regione attraverso l'Agenzia Nazionale per i Servizi sanitari regionali per la ricognizione del debito delle Aziende, a partire dall’Asp di Reggio Calabria. Il Governo non si tirerà indietro se ci dovesse essere bisogno di immettere ulteriori risorse per la chiusura delle passività, ma soprattutto è tempo che, con la nuova governance regionale, a prescindere da chi vincerà le elezioni, la politica si prenda le responsabilità delle decisioni nella sanità».
In relazione alla recente sentenza della Consulta sul commissariamento della sanità calabrese, è detto ancora nella nota, Nesci ha detto che «sappiamo che purtroppo il Dipartimento regionale per la salute della Calabria è stato nel corso del tempo smantellato e che non sempre è riuscito a supportare in maniera adeguata l’attività della struttura commissariale. Oggi, ci sono le condizioni - ha sottolineato - affinché l’istituto del Piano di rientro e del commissariamento venga riformato. Era nato per rispondere alle logiche dell’austerity e dei tagli dei posti letto. Ora, con tutte le risorse che stiamo mettendo in campo anche con il Pnrr e l’attenzione del ministro Speranza e di tutto il Governo Draghi, accompagneremo la Calabria all’uscita dal commissariamento e la nuova Presidenza gestirà la sanità».