Passi indietro nella sanità, Bruni (Pd) accusa

CATANZARO - «Bisogna essere onesti e ammettere l'evidenza, per la sanità in Calabria nessun passo in avanti, e nemmeno di lato, solo passi indietro. Questo è il bilancio di una gestione senza programmazione e priva di strategia che ci sta conducendo abbastanza rapidamente a un punto di non ritorno». Lo scrive in una nota il Consigliere regionale del Pd in Calabria Amalia Bruni, vicepresidente della Commissione Sanità.
«Gli ultimi avvenimenti - osserva Bruni - dimostrano l’assoluta inadeguatezza delle scelte compiute finora dal Presidente Occhiuto che, come primo atto dopo la sua elezione, ha preteso e ottenuto il ruolo di Commissario ad Acta. Emblematica la vicenda sulle procedure di reclutamento del personale per l’area dell’emergenza: proprio per prolungata inattività di Azienda Zero, con un Dca (n.25/2023) si affidano le competenze per conto di tutte le aziende del servizio sanitario calabrese, tutto ciò per fare presto, all’Asp di Catanzaro. Ora, a distanza di mesi e senza sapere cosa è stato attivato in termini di procedure, pare si stia cambiando rotta. Quello che è accaduto durante le festività di Pasqua - prosegue Bruni - è inimmaginabile per una società civile. Sul territorio Lamezia Terme, Maida, Falerna, le ambulanze del 118 hanno viaggiato per il 70 per cento dei turni senza medico a bordo, mentre a Tiriolo gli operatori sono stati trasferiti in altre postazioni sguarnendo in tal modo un presidio sanitario che svolge un ruolo importantissimo nell’area centrale della Calabria che serve una fascia assai ampia della popolazione. E questo sta accadendo sempre più frequentemente in tutta la Calabria perché non si è voluto affrontare una questione di grave emergenza con mezzi e risposte adeguati».
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