Pnrr, intesa contro le infiltrazioni criminali anche nella sanità

CATANZARO - Il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, e il direttore della Direzione investigativa antimafia, articolazione del Dipartimento della Pubblica sicurezza, Maurizio Vallone, hanno stipulato, presso la Cittadella di Catanzaro, un protocollo d’intesa per l’espletamento di attività di collaborazione mirate al rafforzamento della prevenzione e del contrasto alla criminalità organizzata, anche di tipo mafioso, nell’ambito delle procedure di appalto, autorizzazioni, concessioni riconoscimento di benefici economici, con particolare riferimento agli interventi connessi al Pnrr nonché ai Programmi operativi, Piano Sviluppo e Coesione.
«Un’importante iniziativa - si legge in una nota della Regione Calabria - concretizzatasi anche grazie alle interlocuzioni avviate negli scorsi mesi dal consigliere Antonio Montuoro, presidente della Commissione Bilancio, programmazione economica e attività produttive, affari dell’Unione Europea e relazioni con l’estero del Consiglio regionale della Calabria. Gli ambiti di collaborazione si concretizzeranno anche nella verifica e monitoraggio degli atti, contratti e provvedimenti di spesa adottati dalla Regione Calabria per l'attuazione degli interventi del Pnrr, con particolare riferimento alla platea degli operatori economici che parteciperanno o risulteranno assegnatari di appalti, autorizzazioni e/o concessioni, anche in sub-affidamento».
«L'accordo - si evidenzia - risponde all’interesse generale di individuare strumenti idonei a prevenire le infiltrazioni mafiose nel sistema delle forniture di beni e servizi in considerazione, dell’arrivo sul territorio della Calabria, di una rilevante quota di risorse del Pnrr stanziate per la realizzazione di opere di significativo impatto in diversi settori, tra i quali, la viabilità, la sanità e l’edilizia che attiveranno contratti pubblici di lavori, servizi e forniture meritevoli di particolare attenzione anche ai fini di prevenzione, controllo e contrasto dei tentativi di infiltrazione mafiosa».