Tavolo Adduce, per il Pd emergono forti criticità per la sanità calabrese
CATANZARO - «Dal Tavolo Adduce che si è riunito a Roma, contrariamente ai mirabolanti annunci di maggio del commissario per la sanità Occhiuto, emergono forti criticità rispetto ai temi che abbiamo sempre sottolineato. Ora, queste nostre perplessità, vengono certificate anche al massimo livello istituzionale». Lo sostiene, in una nota, il gruppo del Pd in Consiglio regionale.
«Il Programma operativo, sul quale chiediamo da tempo una discussione in Consiglio regionale - proseguono i consiglieri dem - non è stato approvato ancora una volta perché oggetto di rilievi e approfondimenti da parte dei Ministeri competenti. Ugualmente dicasi per la famosa Azienda Zero che, ancor di più, ha alimentato le perplessità del Tavolo Adduce rispetto ad alcuni aspetti normativi. Ben quattro modifiche ne hanno già cambiato l’impianto normativo del dicembre 2021, alimentando una confusione sul suo funzionamento. Ma su Azienda Zero ci eravamo espressi anche riguardo alla mancanza di una stima dei costi a medio e lungo termine. Non è stata effettuata alcuna
analisi dei risparmi e l’elevata quantità dei costi di gestione (ben 700 mila euro per i primi tre anni), vengono sottratti per di più all’erogazione dei Lea. Tutte criticità che erano state rilevate anche dalla Corte dei conti. Insomma, ad oggi, i risultati del Commissario ad Acta sul tema sanitario sono ben al di sotto le aspettative: rete emergenza-urgenza al collasso; fenomeno costante dell’emigrazione sanitaria anche negli anni 2021 e 2022; aumento delle liste d’attesa sia per attività ambulatoriali che chirurgiche; difficoltà dei pazienti nell’accedere tempestivamente a diagnosi e cura per le patologie
tumorali; ritardi nei pagamenti dei premi Covid, in parte accreditati nel mese di ottobre al lordo dei contributi previdenziali con una notevole riduzione del premio netto; mancata attivazione della stazione appaltante che non ha permesso di effettuare investimenti in campo tecnologico. Da tempo - affermano ancora i consiglieri del gruppo del Pd - chiediamo al commissario di venire in Consiglio regionale per discutere esclusivamente del sistema sanitario calabrese e del Programma operativo al fine di capire la sua visione, ma anche per avere la possibilità di permettere alla minoranza di maturare la propria idea. In altre regioni Bandi e Avvisi pubblici hanno permesso di tamponare l’emergenza, garantendo risorse economiche e contratti attrattivi per il personale medico e sanitario. L’unica via sono i concorsi a tempo indeterminato, svolti con tempi celeri e corretti. Bisogna ridiscutere anche l’accordo per i medici del 118, che vengono pagati meno di una badante. Il presidente Occhiuto, invece, ci propone la scorciatoia dei medici cubani, al momento 41, che rischia di fare solo rumore senza produrre soluzioni concrete. Il commissario - concludono i consiglieri dem - ha ricevuto, da pochi giorni, una proroga di sei mesi, ma se la eserciterà per come fatto finora difficilmente i risultati potranno essere diversi».
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