UniCal, istituita la facoltà di medicina
COSENZA - Una data storica per la provincia di Cosenza e la Calabria intera: è stata ufficialmente approvata la nascita del nuovo corso di laurea in Medicina e chirurgia TD (Tecnologie digitali) dell’Università della Calabria. Il ministero dell’Università e della ricerca ha messo il sigillo finale alla lunga procedura necessaria per l’accreditamento del Corso di studio a ciclo unico, avvenuto a seguito della verifica del possesso di requisiti didattici e assistenziali, di qualificazione della ricerca, strutturali, organizzativi e di sostenibilità economico-finanziaria definiti dalla normativa di riferimento. L’Università della Calabria ha bruciato dunque le tappe per ottenere in pochissimo tempo tutte le autorizzazioni necessarie a far partire il corso di laurea nell’anno accademico 2023/2024. A fine dicembre del 2022, dopo l’approvazione all’unanimità degli organi interni dell’Unical, è arrivata quella del Coruc (Comitato regionale di coordinamento delle università calabresi) e, pochi giorni dopo, la Regione Calabria, l’Unical e l’Azienda ospedaliera di Cosenza hanno sottoscritto il primo protocollo d’intesa. L’11 maggio 2023, gli ispettori dell’Anvur (Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca) sono arrivati in ateneo per visionare strutture e documentazioni e, dopo qualche settimana, hanno dato la loro piena approvazione. Infine, con il via libera del ministero, il corso di laurea è stato ufficialmente istituito e partirà già da quest’anno accademico. Il percorso universitario è articolato in sei anni, al termine dei quali si consegue la laurea magistrale in Medicina e Chirurgia TD (Tecnologie Digitali). Inoltre, il corso permette di conseguire anche la laurea triennale in Ingegneria informatica, curriculum bioinformatico, con ulteriori 5 esami da sostenere nell’arco dei sei anni del corso di studi. Le lezioni si terranno presso il Polifunzionale dell’Unical, mentre le attività di tirocinio professionalizzante si svolgeranno principalmente presso l’Azienda ospedaliera di Cosenza, avvalendosi anche delle strutture sanitarie dell’Asp della provincia e nell’Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico (Inrca). I posti a disposizione sono 178, dei quali 103 per il corso esclusivamente Unical e 75 per il corso interateneo già attivo da due anni con l’Umg di Catanzaro. Gli studenti che supereranno i test di ammissione potranno scegliere se iscriversi al corso che si svolgerà interamente all’Unical o quello interateneo, che prevede, invece, i primi tre anni all’Unical e gli altri tre a Catanzaro presso l’Umg. «Il nostro progetto per la sanità – spiega il rettore Leone – vuole andare ben oltre l’attività formativa, prima missione delle università, abbracciando in pieno anche la ricerca e la terza missione, ovvero l’apertura verso il territorio. La sanità regionale, purtroppo, non riesce spesso a garantire servizi soddisfacenti e fa i conti con un tasso altissimo di migrazione: i calabresi si spostano per curarsi e, oltre al grave disagio per i pazienti, ne consegue un costo altissimo per la Regione e per le famiglie. L’ospedale dell’Annunziata, a pochi chilometri dal nostro ateneo, è tra i pochi hub della regione, l’unico della provincia di Cosenza, versa da molti anni in una situazione critica, nonostante il generoso impegno di tanti validi medici che vi lavorano. In questo contesto, l’Unical vuole offrire il proprio contributo per soddisfare due esigenze principali: da una parte, dare risposta alla crescente domanda di formazione sanitaria che arriva dagli studenti calabresi, oggi costretti ad emigrare per mancanza di posti, e dall’altra, andare in soccorso del territorio favorendo la crescita di competenza medico-scientifica e rafforzando l’organico in settori strategici della medicina. Così l’Unical è ancora più vicina al territorio, lo sostiene e rafforza il suo impegno nella missione sociale». L’Unical ha investito nel processo di clinicizzazione dei primi reparti dell’Annunziata, assumendo ricercatori universitari di area medica, che si sono uniti ai docenti già in organico, per svolgere attività di ricerca in ateneo e servizio clinico in ospedale. Altri ne seguiranno, con un rafforzamento graduale di numerosi reparti e con l’obiettivo di permeare la sanità della cultura medico-scientifica e realizzare l’effettiva integrazione tra le attività di ricerca e didattico-assistenziali. Il percorso è iniziato a febbraio 2023, quando hanno preso servizio, presso l’ospedale dell’Annunziata, dieci tra docenti e ricercatori universitari, di cui 4 hanno assunto la guida di altrettanti reparti.
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