Vaccinazioni, l'Opi chiede di investire sugli infermieri
CATANZARO - «Investendo sugli infermieri il cambio di passo sulla campagna vaccinale è garantito». E’ quanto si afferma in una nota della presidente Giovanna Cavaliere e del direttivo dell’Ordine professionale degli infermieri di Catanzaro a sostegno della proposta della Federazione Nazionale degli Infermieri (Fnopi) «sull'impatto positivo che potrebbe avere sulle vaccinazioni anti - Covid 19 il ricorso ai professionisti sanitari».
«Innanzitutto - è detto nella nota - ci sarebbe un abbattimento dei tempi: da un mese e mezzo a tre mesi per vaccinare il 75% della popolazione. Certo, serviranno delle 'azioni necessarie. Come suggerisce Fnopi, che rappresenta i 454 mila infermieri presenti in Italia occorre allentare il vincolo
dell’esclusività attuale per gli infermieri dipendenti e immettere quindi, secondo modelli già disegnati, anche sul territorio e o a domicilio quasi 90mila (se non di più) vaccinatori che oggi possono operare solo negli ospedali».
«Il vincolo dell’esclusività oggi costringe gli infermieri dipendenti - riporta ancora la nota - a operare solo nella struttura da cui dipendono, mentre un allentamento della norma gli consentirebbe di operare anche sul territorio e a domicilio e, un domani, di assistere sul territorio chi ne ha bisogno. E basterebbero per ottenere il risultato due ore di lavoro in più per ogni infermiere, compensato o in base a scelte regionali o con 500 euro al mese in più (per tre mesi) o ancora con una cifra di circa 10 euro a vaccinazione, pari a quella indicata come riferimento per altre categorie professionali. Entro l'estate si potrebbe raggiungere così l’immunità di gruppo (o di gregge) necessaria per allentare vincoli e restrizioni».
«É possibile - è detto ancora nella nota – anche l'utilizzo degli infermieri libero-professionisti (oltre 30mila disponibili), ma non con una premialità al ribasso come quella indicata nei bandi che hanno cercato finora, senza successo, vaccinatori».
Comments