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Vibo, protesta delle associazioni che rivendicano il diritto alla salute


VIBO VALENTIA - Decine di cittadini si sono radunati davanti alla Prefettura per un sit-in organizzato da “Città



Attiva” insieme a comitati e associazioni locali. La manifestazione, pacifica ma determinata, ha voluto accendere i riflettori sulla grave crisi della sanità pubblica provinciale, chiedendo interventi immediati per garantire il diritto alla salute. L’avvocata Francesca Guzzo, coordinatrice di “Città Attiva”, ha dichiarato: «Ci sentiamo abbandonati dalle istituzioni. La chiusura dei reparti, la soppressione dei servizi e la gestione commissariale dell’Asp stanno peggiorando una situazione già critica. Pretendiamo risposte immediate perché non possiamo pagare per colpe che non ci appartengono». Il sistema sanitario vibonese è in ginocchio, aggravato dallo scioglimento dell’Asp per mafia, deciso a seguito dell’inchiesta “Maestrale-Carthago” della Dda di Catanzaro, che ha rivelato infiltrazioni criminali nella gestione dell’azienda sanitaria. Ora una triade commissariale è incaricata di risanare la situazione, ma i cittadini temono che i tempi lunghi e le difficoltà operative peggiorino ulteriormente i disservizi. L’ospedale “Jazzolino”, unico presidio sanitario di riferimento per la provincia, non riesce più a soddisfare le esigenze della popolazione a causa della cronica carenza di personale e delle strutture inadeguate. «L’ospedale “Jazzolino” è il cuore del sistema sanitario provinciale, ma è sull’orlo del collasso», ha aggiunto Guzzo. «Anche i presidi di Tropea e Serra San Bruno sono in gravi difficoltà. Se lo “Jazzolino” crolla, tutto il sistema va a pezzi». La manifestazione segue oltre un anno di mobilitazioni mensili organizzate dai cittadini, che fin dal marzo 2023 denunciano il progressivo degrado della sanità vibonese. Nella nota inviata alla Prefettura il 12 novembre, le associazioni promotrici hanno avanzato richieste precise: l’istituzione di un Tavolo Permanente presso la Prefettura, con incontri mensili tra il prefetto, la triade commissariale e i rappresentanti delle associazioni, per monitorare i progressi; un incontro urgente con il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, per discutere interventi concreti in grado di ristabilire l’efficienza dei servizi sanitari; e l’immediata garanzia di trattamenti sanitari adeguati per tutti i cittadini. «Non possiamo accettare che la cattiva gestione e il malaffare continuino a penalizzare i cittadini - si legge nella nota - .La commissione straordinaria deve garantire che le conseguenze dello scioglimento ricadano solo sui responsabili, non sull’utenza. È in gioco il diritto alla salute di un’intera comunità». «La nostra è una battaglia per la vita», ha affermato Guzzo. E ancora: «Non arretreremo di un passo: la Calabria merita rispetto e una sanità degna. Siamo qui per i nostri figli, per i nostri familiari e per il futuro di questa terra». La manifestazione si è conclusa con un appello accorato alle istituzioni locali e regionali affinché si intervenga senza ulteriori ritardi. Il messaggio dei cittadini è chiaro: il tempo delle promesse è finito. Servono azioni concrete per salvare la sanità pubblica vibonese.

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