Crotone, aggressione nel reparto di Rianimazione
CROTONE - Nuova violenta aggressione ai danni dei camici bianchi. Questa volta l’episodio si è verificato all'ospedale S. Giovanni di Dio di Crotone, dove un medico anestesista e tre infermieri sono stati aggrediti dai familiari di un paziente deceduto dopo oltre un mese di degenza (era affetto da una grave patologia). L’Ordine dei medici chirurghi ed odontoiatri della provincia di Crotone, "seppur consapevole del particolare stato d’animo e del dolore che investono i famigliari nel momento della decesso di un congiunto", condanna con forza il gesto "grave ed ingiustificabile"."Questo ennesimo episodio di violenza, nei confronti di chi si è adoperato al massimo per prestare la migliore assistenza al giovane paziente che versava in particolari e già comunicate condizioni di acclarata criticità, pre-esistenti all'atto del ricovero - scrive il presidente dell’Ordine di Crotone Enrico Ciliberto - si ascrive, purtroppo, nell'ampio fenomeno di aggressioni nel settore sanitario che in Italia, ad oggi, conta circa 3.000 episodi all'anno (casi denunciati), contro i quali è necessario che le forze politiche e sociali, nonché le istituzioni tutte, si facciano direttamente carico del problema, nella difesa dei medici e di tutti gli operatori sanitari, impegnati al servizio della collettività per la tutela della salute dei cittadini, bene garantito dall'Art. 32 della Costituzione".
L’Ordine valuterà, insieme agli interessati, "le modalità e le azioni da intraprendere", e annuncia di aver organizzato, congiuntamente all'Asp di Crotone, per martedì 7 agosto alle 9.30, un sit-in a sostegno dei colleghi e degli operatori coinvolti nella vicenda, presso i locali della biblioteca del presidio ospedaliero San Giovanni di Dio.