Caso Locri, ricoveri ripresi in Ortopedia tra le polemiche
LOCRI - «Non c'è stata nessuna chiusura del reparto di Ortopedia dell’Ospedale di Locri». A dirlo è stato il direttore generale dell’Azienda sanitaria provinciale 5 di Reggio Calabria, Giacomino Brancati. «C'è stato solo un problema - ha aggiunto - riguardante l'assenza per malattia di qualche medico, che è stato affrontato e risolto con decisioni precauzionali interne. Ma da qui a dire che il reparto è stato chiuso ce ne vuole. Non comprendo la diffusione di simili notizie che rispondono a logiche che non mi riguardano. Posso dire soltanto che Ortopedia all'Ospedale di Locri è attiva e funziona regolarmente, con pazienti ricoverati». Immediata la replica del sindaco di Locri, Giovanni calabrese. «Il direttore sanitario dell’Azienda provinciale di Reggio Calabria Pasquale Mesiti, mente sapendo di mentire e rischia di raggiungere lo stesso livello di menzogne dei suoi amici Brancati e Scura. Non è negando l’evidente situazione drammatica dell’ospedale, che in più occasioni abbiamo denunciato, che si risolve il grave e angoscioso problema dell’Ospedale della Locride. Che il servizio di Ortopedia sia stato interrotto per mancanza di personale ed i pazienti in entrata, compreso il paziente da sottoporre ad intervento già ricoverato e siano stati dirottati su Polistena - prosegue - lo dicono i documenti ufficiali della direzione sanitaria ospedaliera. Pertanto, quanto accaduto è tutto vero e non può essere smentito. Domani mattina, al Prefetto di Reggio Calabria, che ringraziamo per aver convocato d’urgenza il 'Tavolo sulle problematiche dell’Ospedale di Locri', a seguito del peggioramento della qualità dei servizi erogati ai cittadini, chiederemo formalmente di intercedere presso il Ministro della Salute Giulia Grillo, per il Commissariamento immediato dell’Azienda sanitaria provinciale e per la contestuale rimozione dall'incarico della direzione sanitaria ospedaliera dell’Ospedale di Locri. Chi quotidianamente, nell'esercizio delle proprie funzioni, compie atti contrari alla Costituzione e porta avanti atti ed azioni gravi e persistenti violazioni di legge che alimentano anche palesi situazioni di ordine pubblico, non può continuare a rimanere al proprio posto mettendo a repentaglio la vita di terzi».