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I consiglieri di Iric: Sulle Rsa la Santelli chiarisca


REGGIO CALABRIA - «Ringraziamo la presidente

della Regione Jole Santelli per la risposta all’interrogazione a

risposta scritta presentata lo scorso 23 marzo dal nostro gruppo

consiliare, ma non possiamo non rilevare come la stessa sia nel

complesso non soddisfacente, imprecisa e poco coerente». È

quanto dichiarano, in una nota congiunta,i consiglieri regionali

di «Io resto in Calabria» Pippo Callipo, Graziano Di Natale, e

Marcello Anastasi.

«Nello stesso documento - proseguono Callipo, Di Natale e

Anastasi - si specifica infatti come in una prima fase siano

state individuate le strutture ospedaliere, articolate per area

(Nord, Centro e Sud) da destinare a Covid 19, mentre in una

seconda fase la gestione dell’emergenza sia stata invece

concentrata sugli ospedali Hub delle tre areè dotati di

reparti di Malattie infettive e Terapia intensiva. Nella

risposta della presidente della Regione, insomma, si ammette

come le strutture sanitarie che si occupano del Coronavirus in

Calabria non siano intervenute secondo uno schema

cristallizzato, ma secondo una logica adattiva, che si adegua

alla rapida e mutevole epidemiologia, ed al mutamento degli

scenari sia nazionali che regionali. Si tratta, di fatto, della

conferma che non sia stata seguita finora una strategia precisa

e programmata e che la Regione abbia fin qui navigato a vista

cambiando più volte impostazione nel fronteggiare l’emergenza».

«Tale situazione - rilevano i componenti del gruppo

consiliare di Iric - ha prodotto ordinanze che, come quella

recente sulle mascherine, impongono obblighi ma non forniscono

ai calabresi gli strumenti per osservarli, oltre a generare

anche contrasti istituzionali con le singole Asp che in alcuni

casi si sono determinate in maniera diversa rispetto alle

direttive della Regione. Senza dimenticare il gravissimo caso

verificatosi in una Rsa di Chiaravalle e quello, incredibilmente

ancora tutto da chiarire, di un’altra struttura a Torano

Castello. Al fine di rendere maggiormente trasparente l’azione

della Regione rispetto all’emergenza Covid-19 si ribadisce

dunque l’importanza di sapere, innanzitutto, come mai negli

ultimi giorni si sia verificato un brusco calo dei tamponi

effettuati (nei bollettini di lunedì 13 e martedì 14 aprile se

ne riportano circa la metà di quelli effettuati nei giorni

precedenti). Inoltre sarebbe utile avere un prospetto che

complessivamente riporti tutti i dati aggiornati dell’emergenza

(con il numero di casi positivi riscontrati in ogni Comune e con

il numero di tamponi effettuati giornalmente per provincia),

tutte le strutture dedicate, nonché tutte le azioni messe in

atto per l’assunzione del personale e per l’approvvigionamento

del materiale necessario alle strutture sanitarie».

«Essendo auspicabile che a breve si apra la fase 2,

inoltre, è opportuno che la Regione - sostengono Callipo, Di

Natale e Anastasi - renda noto quali azioni e quale strategia

sia stata pianificata per far fronte alla necessaria, benché

graduale, ripartenza delle attività economiche e come intenderà

far fronte alla richiesta dei dispositivi di protezione

individuale necessari affinché tutto avvenga nella massima

sicurezza possibile. È inoltre utile conoscere i programmi, le

attività e i risultati dell’Unità di Crisi regionale per

l'emergenza Covid-19 e della Task force istituita a suo

supporto. Riteniamo doveroso che di tali importanti questioni

inerenti ad ogni aspetto della gestione dell’emergenza

Coronavirus si discuta in un apposito dibattito da tenersi al

più presto in Consiglio regionale».(ANSA).

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