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Bacchettate dalla CdC all'Asp di Catanzaro


CATANZARO – Perdite d’esercizio, debiti e contenziosi. Sono solo alcune delle criticità rilevate dalla Corte dei Conti nella gestione dell’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro, relativamente agli esercizi 2016,2017 e 2018. Ben dodici i punti dolenti contestati alla triade commissariale, composta dai prefetti Luisa Latella, Franca Tancredi e Salvatore Gullì, lo stesso numero di criticità rilevate ai tempi della gestione ordinaria. Si va dal ritardo nell’approvazione dei bilanci consuntivi per gli esercizi 2016, 2017 e 2018 a quello nella pubblicazione dei bilanci, da reiterate perdite d’esercizio da oltre un decennio e ingenti sopravvenienze passive passando per l’ingente mole di debiti nei confronti dei fornitori alla difficoltà nello smaltimento dei debiti pregressi. Per non parlare della situazione del contenzioso, che viene definito “ingente”, e il 70% del quale è rappresentato da cause i cui gradi di soccombenza risulterebbero “probabile”, “possibile” e “certo”. La Corte dei Conti invita l’Asp ad adottare misure correttive mentre la Regione Calabria è invitata a fornire chiarimenti circa il mancato trasferimento negli anni della intera quota finanziata spettante.

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