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Azienda Unica, ci sono ostacoli



CATANZARO - La delegazione dell’università Magna Graecia di Catanzaro, che ha partecipato all’incontro con il commissario ad acta per la sanità e presidente della Regione Roberto Occhiuto, il presidente Mancuso e il professor Profiti, «ha apprezzato – si legge in una nota – la volontà espressa dal presidente Occhiuto di pervenire al più presto alla firma del protocollo di intesa tra Regione Calabria e Università di Catanzaro, ma ha ribadito quanto approvato dal Senato accademico, cioè che la previsione dei due decreti della presidenza del consiglio dei ministri nel decreto del commissario ad acta 162 rappresentanto un ostacolo insormontabile». Uno dei due dpcm è finalizzato al riconoscimento dell’Azienda Mater Domini come azienda ospedaliero-universitaria. «Riconoscimento già legittimamente ottenuto tramite la legge regionale 26/1994, mai impugnata dal Governo e dunque tuttora vigente» scrive la delegazione. L’altro dpcm è finalizzato invece al riconoscimento dell’Azienda Dulbecco con le nuove procedure previste dal decreto legislativo 517/1999, «non necessarie – sostengono dall’ateneo di Catanzaro – in quanto l’iter amministrativo per la nascita della Dulbecco è stato già suggerito dalla Corte Costituzionale e sancito dalla legge regionale 33/2021, con la procedura della fusione per incorporazione tra l’Azienda Pugliese-Ciaccio nell’Azienda ospedaliero-universitaria Mater Domini». La delegazione, infine, nel ribadire la disponibilità alla firma del testo per come licenziato dalla commissione paritetica, da parte del rettore, una volta rimosso il suddetto vincolo, si è riservata di far pervenire al presidente una memoria sulla inconsistenza della previsione dei due dpcm.


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