Azienda unica, dubbi della Cisl Medici
CATANZARO - «Quanto si sta verificando sull’iter procedimentale “sotto traccia” della fusione dell’Azienda “Pugliese Ciaccio” con l’Azienda “Mater Domini” appare violare tutti i principi di trasparenza ignorando la dignità professionale del personale ospedaliero». È quanto si legge in una nota della Federazione Cisl Medici Calabria,
a firma del dottor Nino Accorinti e della dottoressa Luciana Carolei della Cisl medici “Magna Graecia”.
«L’assemblea della dirigenza medica e sanitaria dell’Azienda “Pugliese Ciaccio”, convocata dalla Cisl Medici - si legge nella nota -, ha condiviso la costituzione di una Azienda Unica integrata con l'Università, la cui realizzazione deve essere finalizzata al miglioramento della sanità cittadina e calabrese, favorendo il merito e la capacità professionale del personale, ma ritiene il comportamento degli attori della vicenda inaccettabile».
«Ha valutato, infatti, contraddittorio il percorso per l’unificazione dell’A.O.U. “Mater Domini” e dell’A.O. “Pugliese Ciaccio” con la costituzione, a latere della “Commissione tecnica paritetica Regione-Università”, di un tavolo parallelo coordinato dal Commissario di Azienda Zero. Si apprende dalla stampa, peraltro, che l'Azienda Dulbecco partirebbe dal 1 gennaio 2023 mentre la razionalizzazione delle unità operative della futura Azienda avverrà nell’arco di un triennio. L’assemblea, altresì, ha giudicato paradossale ed inaccettabile quanto sta avvenendo nel corso delle riunioni dove sembra si voglia tener conto, ai fini di accorpamenti e soppressioni delle Unità operative dei pensionamenti e della scadenza dei contratti dei direttori ospedalieri di struttura complessa».
«La ricerca di un assetto unitario non si può risolvere nel riassorbimento di una tipologia nell'altra e nella subordinazione delle necessità assistenziali a quelle didattiche, vere o presunte che siano - si legge ancora -, Peraltro, al tavolo coordinato dal Commissario di Azienda Zero partecipano gli attuali management delle due Aziende Ospedaliere che scadranno nel mese di novembre e, quindi, ha ritenuto di dubbia opportunità il loro coinvolgimento. Alla luce di quanto discusso e richiesto all'unanimità dall'assemblea della dirigenza medica e sanitaria, e vista l'assenza di segnali concreti per lo svolgimento di corrette relazioni sindacali, la Cisl Medici convocherà prossimamente una nuova assemblea, a cui saranno invitati i vari livelli istituzionali della Regione e degli enti locali, per valutare iniziative sindacali a tutela del personale ospedaliero ed azioni a difesa della sanità cittadina».
«L’Assemblea - conclude la nota - ha auspicato, e ne chiede conferma alle Istituzioni, che tale frettoloso e pasticciato riassetto della organizzazione Ospedaliera della sola città di Catanzaro, in un momento storico in cui emerge drammaticamente tutta l’inefficienza della Sanità calabrese, non sia finalizzato ad agevolare ed anticipare l’apertura, in tempi brevi, della nuova Facoltà di Medicina e Chirurgia di Cosenza».
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