Cosenza, la Cgil non firma l’intesa proposta dall’Azienda ospedaliera
COSENZA - «La FP Cgil di Cosenza ha ritenuto non accettabile e contraddittoria l'ipotesi di moratoria di sei mesi delle attività sindacali inserita nel documento di proposta di protocollo d’intesa redatto dalla direzione generale». Lo scrivono in una nota la segretaria generale Fp Cgil Calabria, Alessandra Baldari, e il segretario generale Fp Cgil Cosenza, Alessandro Iuliano.
«Ancora una volta, si vanifica il tentativo di portare avanti relazioni sindacali corrette e trasparenti. È necessario un confronto libero e partecipato tra le organizzazioni sindacali e la parte datoriale. Perché firmare un protocollo d’intesa tra Azienda e sindacati dove, addirittura nella prima bozza proposta, era inserito l’impedimento alle organizzazioni sindacali di proclamare stati di agitazione? Inoltre, inspiegabilmente viene indicato un tempo di novanta giorni per attuare i punti indicati nel protocollo, a fronte di un blocco delle attività sindacali di ben sei mesi. La Fp Cgil – prosegue la nota - è stata l’unica sigla a non sottoscrivere il “Protocollo di intesa” proposto dall’azienda ospedaliera di Cosenza; non è ben chiara la volontà della Rsu aziendale in quanto non è emersa da alcun verbale redatto a seguito di riunioni riguardo il suddetto protocollo. Mentre, i componenti delle Rsu eletti con la Fp Cgil non solo non hanno sottoscritto ma sono contrari al protocollo d’intesa proposto. La Fp Cgil è pronta ad attivare tutte le azioni di tutela dei diritti dei dipendenti che aspettano risposte da troppo tempo…ma non può accettare “bavagli”. Riteniamo che la semplice applicazione del Ccnl da parte dell’Azienda, nel pieno rispetto dei diritti dei lavoratori, consentirebbe una piena e fattiva collaborazione tra le parti. Inoltre, è inaccettabile che la nostra organizzazione sindacale sia stata “dimenticata”, per come dichiarato dall’azienda, all’incontro tra gli avvocati di parte datoriale e quelli delle organizzazioni sindacali, insieme ad avvocati privati, per sottoscrivere un accordo da corrispondere a compensazione dell’indennità di vestizione e svestizione, diritto previsto contrattualmente. Tutto ciò nonostante la Fp Cgil di Cosenza sia stata la prima organizzazione sindacale ad ottenere sentenza favorevole riguardo tale vertenza presso il Tribunale di Cosenza già nel settembre 2022. Il commissario straordinario aveva assicurato una soluzione tempestiva alla questione, ma non è arrivata nessuna proposta da parte dell’azienda se non quella avanzata nell’incontro menzionato con i legali rappresentanti quei lavoratori che hanno promosso contenzioso. Tale proposta prevedeva la decurtazione del 30% sulla quota spettante e quindi con una perdita secca ingiustificata e soprattutto con l’obbligatorietà della definizione tramite accordo legale. Non riusciamo a comprendere questa decisa posizione nel chiudere un accordo con i legali invece che trovare un accordo con le Rsu e le organizzazioni sindacali».
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