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Crotone, Mdcc chiede di riattivare la Tomografia





CROTONE - «Sia riattivata una “Tomografia a emissione di positroni” Pet all’ospedale San Giovanni di Dio di Crotone». A richiederla la presidente del Movimento per la difesa dei diritti dei cittadini (Mddc), Maddalena Autiero, all’Asp di Crotone. Autiero sottolinea che «nella nostra Crotone, l'accesso a cure sanitarie adeguate sembra essere un miraggio. Negli ultimi anni, grazie alla gestione passata dei nostri governatori, dirigenti istituzionali e commissari straordinari, la protezione della salute nel territorio crotonese è progressivamente diminuita». Per il Mddc «le condizioni della nostra struttura ospedaliera sono inaccettabili; essa appare ormai simile a una struttura da Terzo mondo: sporcizia diffusa, pavimenti rotti, servizi fatiscenti e una grave mancanza di ascensori operativi, che ostacolano l'accesso ai piani alti per pazienti e familiari». Autiero rimarca che «il responsabile dell'attività tecnica e patrimoniale sembra non preoccuparsi della situazione. Ma ci chiediamo: dove è finito il rispetto per la nostra città? Pensate davvero che il silenzio possa durare per sempre? Ci troviamo costretti a considerare l'intervento dei Nas? Vogliamo davvero arrivare al punto di chiudere completamente il nostro ospedale?». Ed ancora, altro elemento sottolineato è che «in merito ai servizi sanitari disponibili, sarebbe possibile stilare un lungo elenco. Ma ci limitiamo, per ora, a sottolineare la mancanza di servizi fondamentali, come l'unità operativa di medicina nucleare. Era presente e funzionante, ma inspiegabilmente è stata chiusa. Perché queste scelte che danneggiano i cittadini crotonesi? È accettabile che per effettuare una semplice Pet o altri esami diagnostici si debba viaggiare fino a Catanzaro, prima per prenotare e poi per sottoporsi all'esame, se tutto va bene?». Per Mddc «in passato, abbiamo dovuto affidarci al settore privato per la radioterapia. I malati, come noi, hanno dovuto affrontare viaggi faticosi da Crotone a Catanzaro per sottoporsi a terapie di pochi minuti.  I vertici hanno deciso che al di sotto di un certo numero di abitanti non è giustificabile la creazione di un servizio così fondamentale come la radioterapia, malgrado l'alto numero di malati di cancro a causa dell'inquinamento ambientale. Eppure, nonostante la diminuzione della popolazione dovuta a emigrazione e calo delle nascite, si è trovato il modo di affidare questo servizio a un privato. Catanzaro dispone già di almeno due strutture». Autiero conclude: «Ringraziamo il presidente Occhiuto per aver portato validi medici da Cuba, ma perché non promuovere nuove assunzioni nella sanità? Non possiamo più rimanere in silenzio: questo significherebbe diventare complici di chi intende annullare la nostra realtà, trasformando Crotone in una discarica nazionale e internazionale».

 

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