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Crotone, sindacati dei pensionati e Asp a confronto sul piano vaccinale


CROTONE - Nella sede direzionale dell’Asp di Crotone si è tenuto un incontro tra i rappresentanti dei sindacati dei pensionati e la dirigenza dell’Asp di Crotone. C'erano Nicodemo Iacovino in rappresentanza dello Spi Cgil, segreteria dell'Area Vasta di Catanzaro, Crotone e Vibo, della rappresentante della Fnp Cisl Magna Grecia Caterina Ferraro, di Pasquale Scerra per Cisl e di Ilenia Lucà per la Uilp Uil Crotone e il direttore generale dell’Asp, Dott. Domenico Sperlì. Motivo dell’incontro, lo stato del piano vaccinale territoriale. I rappresentanti sindacali dopo avere ringraziato il dg per l’immediata e tempestiva disponibilità, hanno posto una serie di questioni attinenti alla messa in sicurezza della popolazione anziana, categoria che ha pagato il prezzo più alto in termini di vite umane durante la pandemia, e rischia ancora di pagare pesanti conseguenze se non si arriverà al più presto possibile al traguardo immediato del vaccino per tutti gli anziani, a partire dalle Rsa e dalle case di cura, dagli ultra ottantenni e naturalmente proseguendo a vaccinare tutte le persone più esposte ed a rischio contagio Covid.Il dg ha rassicurato le organizzazioni sindacali, che gli ospiti delle Rsa e delle Case di Cura e il personale sanitario, sono stati tutti tempestivamente vaccinati anche con la seconda dose.

Gli altri punti posti dalle organizzazioni sindacali: applicazione dell'accordo tra la Regione Calabria e medici di medicina generale; piano vaccinale territoriale; unità mobili per raggiungere la popolazione anziana delle zone interne e collinari che nel territorio crotonese rappresentano 21 comuni su 27; sul quantitativo dei vaccini, e se sono bastevoli per soddisfare la richiesta di 10.471 anziani presenti nell’intera provincia ed infine è stato chiesto se si è a conoscenza dell’organizzazione predisposta dai medici di base per far fronte alla vaccinazione di massa in sicurezza nel territorio, garantendo anche a chi ha disabilità gravi e non in grado di deambulare un efficace trattamento vaccinale. A queste domande, il dg ha risposto in modo articolato punto su punto. Sull’accordo sottoscritto tra la Regione e i medici di medicina generale ha risposto che non è in possesso ufficialmente di tale accordo e che comunque c’è già stato l’incontro tra l’Asp e i medici di base. Infatti i medici sono disponibili ad operare negli ambulatori propri ma anche a domicilio di quegli anziani che hanno difficoltà di deambulazione o sono allettati.La direzione dell’Asp ha provveduto a predisporre un Piano Vaccini in linea con le direttive nazionali con un programma chiaro e ben definito. Alla domanda della creazione di unità mobili, ci è stato risposto che sono previste ben sei unità mobili che presiederanno i territori con la logica di coprire gli interventi su zone di comuni limitrofi, nella Pre Sila, nel Marchesato, a Crotone, a Isola Capo Rizzuto a Cirò Marina e nelle altre realtà territoriali che richiedano tale intervento.

Sui vaccini attualmente arrivati a Crotone c’è una reale sofferenza sul numero molto inconsistente di dosi, come peraltro, sull’intero territorio Nazionale. Si sa che agli anziani, in modo particolare agli ultra ottantenni, va somministrato il vaccino Pfizer e Moderna e che le scorte sono insufficienti. Presto arriveranno poco più di mille dosi e non basteranno neanche a soddisfare il 10 % della popolazione interessata, (10.471 ultra ottantenni). “L’incontro – è detto in una nota - ha avuto come scopo principale, quello di garantire un intervento tempestivo, evitare ritardi e possibili disguidi e profondere il massimo impegno di tutti, per salvaguardare la salute e la vita della popolazione anziana presente sul territorio crotonese. Dobbiamo impegnarci – prosegue la nota - richiamando alle proprie responsabilità il governo nazionale e quello regionale, per colmare il divario tra Paesi ricchi e poveri, ed in Italia, per una equa distribuzione delle dosi di vaccino che non può assolutamente essere riferita al reddito, ma va somministrato gratuitamente a tutta la popolazione italiana e calabrese. Bisogna far rispettare gli impegni a favore del nostro Paese e della nostra regione. Sarà compito del sindacato unitario dei pensionati seguire passo, passo tutta la vicenda che riguarderà i vaccini nel nostro territorio informando puntualmente la popolazione sui prossimi sviluppi, abbiamo inoltre già chiesto, che tra un lasso di tempo ragionevole, ci si possa incontrare nuovamente, per valutare insieme l’andamento del piano vaccinale ed apportare eventuali correzioni per renderlo sempre più efficace. Tale richiesta delle organizzazioni sindacali, è stata accolta favorevolmente dal dg Sperlì. Vigileremo – annunciano i sindacati - per garantire agli anziani, che sono i soggetti più vulnerabili, e che hanno purtroppo già pagato un prezzo altissimo, una vita con meno preoccupazioni e più certezze sul superamento di questa terribile pandemia”.

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