Dati Agenas, per Guccione (Pd) i rischi in Calabria si aggravano

COSENZA – «I dati di Agenas e Corte dei Conti sullo stato della sanità calabrese confermano nella loro oggettività un aggravamento preoccupante del rischio per la salute dei calabresi». Lo ha detto Carlo Guccione (Pd), presentando il suo libro “Amara verità” a Spezzano della Sila. «La nostra regione è l'unica a non raggiungere il minimo indispensabile nella rilevazione dei Livelli essenziali di assistenza (che nel 2019 erano a 125). Per non parlare dello stato e delle prestazioni della Rete ospedaliera fotografate da Agenas, ben al di sotto del livello pre pandemia. Anche la rete Urgenza-Emergenza (118) è molto al di sotto dei parametri minimi nazionali: i tempi medi di soccorso di un'ambulanza in Calabria superano i 30 minuti. Per gli screening oncologici e per la prevenzione siamo ultimi, ma siamo tra le prime regioni per l'acquisto di prestazioni oncologiche (40 milioni) fuori regione. Da questi dati emerge con chiarezza che, nonostante qualche tentativo, nessun segnale di ripresa si intravede nella nostra regione. Anzi i segnali sono di un inesorabile e progressivo peggioramento. Dai dati Istat si evince che in Calabria gli anni di vita in buona salute sono in media 52,9, in Trentino Alto Adige sono 67,7 e la media italiana è di 61,8. Circa 70mila calabresi ogni anno emigrano per curarsi fuori regione, con un costo economico e sociale enorme. Molti rinunciano alle cure: l'11% in tutto il Sud del Paese. La strada intrapresa fino ad ora non ha portato ai risultati sperati. Vanno messe in campo azioni capaci di incidere realmente su una riorganizzazione sanitaria che migliori concretamente le cure dei calabresi e non disperda le risorse e le opportunità messe a disposizione dal Pnrr. Non possono esserci altre scorciatoie o campagne comunicative per tentare di mistificare la realtà. Un esempio: risolvere la questione delle inadempienze di alcune Aziende sanitarie, da anni senza bilanci, attraverso norme che destano non poche perplessità sulla loro costituzionalità, visto che si autorizza l'approvazione del bilancio 2022 entro giugno 2023. Si viola il principio di continuità dei bilanci, non si comprende come sia possibile consentire l'elaborazione di un bilancio successivo senza avere conoscenza dei dati riguardanti gli esercizi precedenti. L’Asp di Cosenza non approva Bilanci consuntivi dal 2018, l'Asp di Reggio dal 2013: questi bilanci ora potranno essere approvati entro il 31 dicembre 2024 e, violando il principio di continuità dei Bilanci, verranno approvati dopo quello del 2022».
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