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Dulbecco, la Cisl Medici boccia l’Atto aziendale





CATANZARO - «L’atto aziendale dell’A.O.U. “Renato Dulbecco” di Catanzaro presenta incoerenze normative ed organizzative che producono un caos programmatorio ma soprattutto il segnale iniziale del “de profundis” della sanità ospedaliera. Il piano di organizzazione non tiene conto di criteri e/o principi per la definizione della complessità e rilevanza delle attività prese a base per la classificazione delle singole strutture in complesse o semplici». È il giudizio allarmante della Cisl Medici, attraverso il segretario regionale Nino Accorinti, esprime rispetto all’atto aziendale dell’Aou “Dulbecco”. Per il sindacalista la classificazione dei Dipartimenti e la complessità delle Unità operative «sembrano basate più su posizioni individuali ed a salvaguardia del personale universitario». «Infatti – continua – sia la classificazione dei Dipartimenti e sia la complessità delle Unità Operative sembrano basate più su posizioni individuali ed a salvaguardia del personale universitario, mentre al contrario non vengono tenute in debito conto i livelli di specializzazione, la rilevanza delle risorse, l’allocazione e l’aggregazione di strutture omogenee per profilo di attività, la valenza strategica, il volume delle attività. È inaccettabile infatti la soppressione delle Strutture Complesse a Direzione Ospedaliera, anche in seguito al pensionamento del Direttore, di – Oculistica, Ginecologia ed Ostetricia, Laboratorio Analisi, Fisiatria, Endocrinologia e Malattie del Metabolismo, Farmacia, Chirurgia d’urgenza nonché Otorinolaringoiatria e Chirurgia Toracica a direzione universitaria – mentre il Protocollo d’intesa Regione-Università all’art. 15 aveva stabilito che “in fase di prima applicazione le strutture complesse dell’AOU sono quelle previste dal DCA 64/2016». «Rispetto a quest’ultima programmazione si rileva che gli incarichi di struttura complessa a direzione universitaria saranno ancora aumentati con i cosiddetti programmi inter o infradipartimentali che non sono stati neanche individuati nell’atto aziendale, come previsto al comma 3 dell’art. 14 del protocollo tra Università degli Studi Magna Graecia e Regione Calabria dice ancora Accorinti che sottolinea come l’atto aziendale «dovrebbe disegnare l’organizzazione e le articolazioni di governo dell’Azienda nel rispetto della normativa vigente e della pianificazione regionale, comprese le strutture semplici all’interno delle SOC che non possono svolgere attività di pertinenza di altre strutture come invece previsto per la SOC Area Programmazione e Controllo e Sistemi Informativi». Tra le violazioni della normativa contrattuale si rileva «la previsione che nelle SOS afferenti a SOC a direzione universitaria “i Responsabili dovranno essere prioritariamente individuati tra i professori o ricercatori universitari”, malgrado né il D.lgs. 517/99, né il protocollo d’intesa tra Regione e Università Magna Graecia, dispongano tale vergognosa discriminazione tra personale ospedaliero e quello universitario». In definitiva «entro tre anni il glorioso ex Ospedale Regionale “Pugliese” perderà oltre 20 strutture con penalizzazione delle legittime aspettative dei medici ospedalieri! Sul punto e sull’atto aziendale della “R. Dulbecco” non è dato sapere cosa ne pensa la politica locale». La Cisl Medici ha inviato le proprie osservazioni agli organi regionali, affinché «si possano accertare tutte le discrepanze organizzative e violazioni di legge».

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