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Garante della salute, migliaia di segnalazioni





REGGIO CALABRIA - «Sono migliaia le segnalazioni pervenute da cittadini ed Enti locali per le quali c’è stata una preziosa collaborazione delle autorità sanitarie del territorio». Lo ha detto Anna Maria Stanganelli, Garante regionale della Salute, intervenendo a palazzo Campanella, alla presentazione della prima relazione annuale sull’attività dell’Ufficio del Garante. In dodici mesi, l’Ufficio del Garante, ha messo in atto, è stato detto, «migliaia di interventi, punti di ascolto e di confronto, effettuando, a seguito di segnalazioni, numerosi sopralluoghi nelle strutture sanitarie e molteplici iniziative di sensibilizzazione su innumerevoli patologie, fronteggiando una sfilza di sfide, divenendo un riferimento istituzionale importante per il cittadino che può sentirsi finalmente tutelato e rappresentato da un’Autorità indipendente che prende in carico i suoi bisogni e le sue necessità nei confronti del Servizio sanitario regionale». All’incontro, svoltosi stamane nella sala “Federica Monteleone” di Palazzo Campanella, sono intervenuti, tra gli altri, il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso e la vice presidente della Giunta regionale Giusy Princi. «Il nuovo corso, avviato da due anni a questa parte, da Giunta e Consiglio regionale in sinergia con il Commissario per la sanità Roberto Occhiuto -ha affermato Mancuso- ha già prodotto una significativa inversione di tendenza e prodotto risultati che, fino a poco tempo fa, sembravano irraggiungibili». Mancuso, che ha sottolineato la scelta dell’Assemblea legislativa regionale, di individuare, a distanza di quattordici anni dalla sua istituzione, nella dottoressa Anna Maria Stanganelli la figura del Garante regionale della salute, ha sostenuto che «ad un anno dall’ insediamento, l’azione del Garante, cooperando con le Istituzioni sanitarie e con questa Presidenza si è meritoriamente collocata al crocevia tra la promozione di politiche preventive e la gestione delle criticità poste alla sua attenzione. Nonostante le molteplici criticità della sanità, il Garante ha fronteggiato una sfilza di sfide, in un contesto in cui risorse limitate, difficoltà infrastrutturali e situazioni di emergenza hanno rappresentato ostacoli significativi. Attraverso il suo impegno, si è favorita la soluzione di tante problematiche nel corso di questo primo anno di attività che si chiude con un bilancio positivo. Sapendo che molto è stato fatto e che c’è ancora tanto da fare -ha detto ancora il presidente del Consiglio regionale- a me preme segnalare che il diritto alla salute vada assicurato in un nuovo approccio che consideri i cittadini non alla stregua di freddi numeri, ma come persone bisognose di tutela. Oltre all’ assistenza socio-sanitaria, è importante puntare sulla umanizzazione delle cure, cambiando il paradigma basato soltanto sulle patologie e privilegiando l’essere umano quale portatore di sentimenti, sofferenze, conoscenze e speranze».

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