Germaneto, il rettore rassicura su Cnr e risonanza magnetica
CATANZARO - «È apparso, nei giorni scorsi un articolo attraverso cui l’avvocato Talerico manifestava preoccupazioni in merito allo “smantellamento” dell’Unità di ricerca del CNR presso il polo di Germaneto e alla perdita della risonanza magnetica 3T ivi allocata. A tal proposito ritengo doveroso fare alcune precisazioni per tranquillizzare l’avvocato Talerico e, in modo particolare, tutta la città di Catanzaro».
È quanto scrive il rettore dell'Umg di Catanzaro, Giovambattista De Sarro in replica al consigliere regionale Antonello Talerico.
«Tra l’Università Magna Graecia e il CNR nel 2013 è stata stipulata una convezione con scadenza il 1° novembre 2023, finalizzata alla ricerca scientifica nel campo delle neuroimmagini delle malattie del sistema nervoso. Con la convenzione, l’Università assumeva l’impegno di ospitare a titolo gratuito il personale e le attrezzature CNR nei propri locali mentre il CNR assumeva l’impegno di finanziare la ricerca scientifica con 300.000 euro/anno e di provvedere alla manutenzione annuale delle attrezzature di sua proprietà. Ebbene mentre l’Università ha sempre ottemperato agli impegni assunti, il CNR dal 2017 ad oggi ha totalmente disatteso gli obblighi assunti in convenzione sia per quanto riguarda il finanziamento della ricerca che la manutenzione delle proprie attrezzature».
«Questo atteggiamento del CNR - sostiene ancora De Sarro - ingiustificato e ingiustificabile, ha causato gravi problemi al buon funzionamento della unità di ricerca ubicata nel polo di Germaneto. Per queste ragioni e per la sopravvenuta esigenza di spazi necessari per le nuove attività di ricerca anche legate ai progetti PNRR, e non certo per la gestione del prof. Quattrone che ha sempre raggiunto risultati scientifici eccellenti, l’Università ha deciso di non rinnovare la convenzione con il CNR che con il suo comportamento ha dimostrato disinteresse verso l’Università, verso l’Unità di ricerca di Germaneto e verso i ricercatori che hanno sempre operato con impegno e serietà.
Quanto alla risonanza magnetica 3T, di proprietà del CNR, allocata nella Unità di ricerca di Germaneto mi corre l’obbligo di precisare che si tratta di un’attrezzatura ormai obsoleta, acquistata 13 anni addietro, dunque non certo all’avanguardia e comunque di scarso interesse per la ricerca avanzata in neuroimmagini. In ogni caso, al fine di evitare ogni paventato rischio di nocumento alla sanità catanzarese, laddove le strutture sanitarie catanzaresi fossero interessate a dotarsi della risonanza magnetica suddetta potranno senza dubbio rivolgere proposte di acquisto al CNR».
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