I sindaci chiedono di istituire un'area Asl del Pollino e della Sibaritide
TREBISACCE - E’ stata presentata a Cosenza dai sindaci di Trebisacce, Franco Mundo, di Cassano di Ionio, Gianni Papasso, di Castrovillari, Mimmo Lo Polito, di Cariati, Filomena Greco, in concerto con altri primi cittadini della zona, la proposta di legge regionale di iniziativa popolare per
l'istituzione dell’Azienda sanitaria locale dell’area Sibaritide Pollino.
"La proposta, che dovrà essere approvata da almeno tre Consigli comunali di realtà con oltre 10 mila abitanti ex legge Regione Calabria n.13 del 05 aprile1983 - è detto in una nota dei promotori - si prefigge l’obiettivo di esprimere un collegamento diretto tra i comuni interessati, che non sono solo territori contigui, al fine di rendere più omogenea e agevole l'organizzazione e il beneficio di servizi sanitari, tenendo conto anche di legami, affinità e tradizioni condivise, per favorire la definizione di un governo pubblico e partecipativo più diretto, più efficace e più snello nella gestione dei servizi sanitari integrati con quelli sociali».
Con questo scopo la proposta di legge vuole riordinare il sistema dell’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza, stabilito dalla legge regionale 9 del 11 maggio 2007 con la predisposizione in cinque aziende sanitarie, corrispondenti alle cinque province.
"Tale riordino - ha sostenuto il sindaco di Trebisacce, Mundo – è scaturito da un provvedimento autoritario senza alcun confronto con gli enti locali, le forze sociali e politiche che ha mortificato le autonomie locali, penalizzato le zone periferiche con un accentramento di poteri e di gestione che ha favorito le corporazioni, la sanità privata e i centri di potere a svantaggio dei cittadini e delle strutture pubbliche, senza alcuna programmazione dei bisogni, dell’organizzazione della medicina territoriale e dell’emergenze-urgenze e quindi delle strutture ospedaliere».
"Al contrario - ha aggiunto Mundo - sarebbe stato opportuno un confronto politico e sociale imprescindibile per l’analisi e la conoscenza delle necessità territoriali che chiaramente sono interessate dal necessario processo organizzativo, quando si attua una nuova riforma, che dovrebbe incidere sulla società, sui territori e soprattutto sulle persone. In una società moderna, non si può prescindere dai servizi sanitari efficienti, moderni e capaci di dare risposte all’esigenze dei cittadini, alla domanda di salute e di miglioramento della qualità della vita. Per tali motivi, sorge la necessità di riformare parzialmente o integralmente la legge 9 del 11 maggio 2007 e razionalizzare, previo 'distaccò dall’Asp di Cosenza, dei comuni che già facevano parte delle disciolte Usl 2 e 3 (Castrovillari e Rossano), per costituire l’Azienda sanitaria locale della Sibaritide e del Pollino, coinvolgendo di fatto le forze sociali e politiche, al fine di assicurare la partecipazione dei cittadini nel processo di riforma del sistema sanitario regionale che deve avere al centro il cittadino,
quale unico titolare del diritto alla salute, così come previsto dalla Costituzione».
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