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Influenza, picco di ricoveri e niente sorveglianza in Calabria





ROMA – Ancora oltre un milione di italiani a letto con sindromi influenzali tra Natale e Capodanno, per la precisione 1.027.000. Ma in Calabria non ci sono né dati né un sistema di monitoraggio nonostante l’allarme lanciato dagli stessi medici ospedalieri sul picco di ricoveri degli ultimi giorni. Secondo il nuovo bollettino della sorveglianza RespiVirNet tra il 25 e il 31 dicembre 2023 l’incidenza è rimasta a livelli record. “Molto alta” e “sostanzialmente stabile rispetto alla scorsa settimana“, pari a 17,5 casi per mille assistiti (erano 17,7 nella settimana precedente, dato aggiornato a seguito dei ritardi di notifica), si legge nella nota diffusa dall’Istituto superiore di sanità. Dall’inizio della stagione gli italiani colpiti sono circa 6.719.000.  «Si sottolinea - spiega l’Iss - che a tale aumento concorrono diversi virus respiratori e non solo quelli dell’influenza, sebbene la circolazione di questi ultimi sia in ascesa». L’incidenza è in «lieve aumento solo nei bambini al di sotto dei 5 anni - riporta il bollettino - fascia d’età in cui è pari a 48,7 casi per mille assistiti (47,5 nella settimana precedente)», stabile invece l’andamento negli adulti e anziani. Intensità molto alta in 5 Regioni, Campania, Friuli-Venezia Giulia, Umbria, Abruzzo e Toscana, “confermati valori mai raggiunti prima”. Nel dettaglio nella fascia di età 5-14 anni l’incidenza è 19,21 casi, nella fascia 15-64 anni è a 17,15 e tra gli over 65 si attesta a 10,28 casi per mille assistiti. Stringendo l’obiettivo, tutte le regioni e province autonome tra quelle che hanno attivato la sorveglianza, «registrano un livello di incidenza delle sindromi simil-influenzali sopra la soglia basale, tranne la provincia autonoma di Bolzano. In 5 regioni/Pa in particolare è stata raggiunta la soglia di intensità “molto alta” dell’incidenza: Campania (24,51), Friuli-Venezia Giulia (23,69), Umbria (22,93), Abruzzo (21,76), Toscana (19,94). Mentre Valle d’Aosta e Calabria non hanno attivato la sorveglianza RespiVirNet. Nella 52esima settimana del 2023, che ha chiuso l’anno, l’Iss conferma dunque che «la curva epidemica delle sindromi simil-influenzali mostra un valore dell’incidenza mai raggiunto nelle stagioni precedenti».

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