Integrazione socio-sanitaria, lavoro intenso
CATANZARO - «Stiamo procedendo a tamburo battente, per garantire quell'importante raccordo tra sanità e sociale, tra cura e riabilitazione, assicurando i presupposti di accompagnamento delle persone più fragili, attraverso un progetto di vita che miri all’autonomia dei calabresi con maggiori difficoltà. È in tale ottica che lavora questo tavolo tecnico permanente, ponendo le basi per una grande rete socio-sanitaria mai realizzata prima, garante di quei diritti che per troppo tempo sono stati negati ai cittadini calabresi più fragili». A dirlo è Giusi Princi, vicepresidente della Giunta regionale della Calabria, indicata dal presidente Roberto Occhiuto quale coordinatrice del tavolo tecnico per l’approfondimento e l’attuazione delle politiche regionali in tema di integrazione socio-sanitaria, istituito per la prima volta in Calabria con apposito decreto n.74 del 3 marzo scorso.
«Mettere a sistema la conoscenza e l’analisi dei bisogni socio-sanitari espressi dal territorio - spiega Princi - è la base di un’efficace co-progettazione dei servizi ed una migliore allocazione delle risorse umane e finanziarie. È stato questo il leitmotiv di questa seconda riunione del tavolo socio-sanitario durante la quale abbiamo condiviso il regolamento, predisposto dagli uffici del dipartimento regionale Salute e Welfare, da adottare rispetto alla composizione dell’Unità di valutazione muldimensionale (Uvm), strumento che disciplina ruoli e ambiti e fondamentale per ciascun distretto, andando ad inquadrare in maniera più approfondita i disturbi, autorizzandone l’accesso ai benefici economici erogati dalla Regione Calabria. E proprio in quest’ottica, per scongiurare i grossi ritardi accumulati in passato - prosegue -, il tavolo ha deciso di approfondire la ricerca sul territorio per fotografare nel dettaglio la situazione delle Uvm. Obiettivo infatti che ci si è dati è il rilevamento del numero di Uvm presenti nei territori, delle professionalità utilizzate e dei conseguenti fabbisogni. Questa ricognizione sarà fondamentale per dare seguito alla razionalizzazione delle risorse già esistenti ed alla valutazione del reclutamento di ulteriori. Verranno altresì attivati dei tavoli decentrati a livello territoriale coordinati dal tavolo regionale. Finalizzare in modo mirato le risorse, accompagnando i soggetti più fragili. Per rendere più efficace tale ricognizione - sottolinea Princi - è stato poi deliberato un questionario da destinare a tutti gli oltre 400 comuni della Calabria, per verificare i punti unici di accesso (pua) distribuiti sui territori, vale a dire sportelli di rilevazione dei bisogni. Sarà somministrato mediante gli Ambiti territoriali sociali (Ats), per censire i servizi ed i bisogni dei cittadini, rilevare i dati già esistenti sul territorio, capire dove eventualmente creare nuovi pua. Come termine ultimo per l’acquisizione di questi dati ci si è dati il 10 luglio, quando saranno restituiti con le risposte necessarie ad imbastire un’azione più diretta e mirata. Stiamo portando avanti un complesso percorso verso l’integrazione socio-sanitaria, fortemente voluto dal presidente e commissario ad acta della sanità, Roberto Occhiuto, e da tutti i componenti del tavolo, andando ad intervenire su tutti quelli che sono gli argomenti di interesse comune, che fino ad ora hanno seguito strade parallele ma differenti».
Alla seconda riunione del tavolo, tenutasi negli uffici della vicepresidenza in Cittadella regionale a Catanzaro, hanno preso parte: Emma Staine, assessore regionale alle Politiche sociali e ai Trasporti, Roberto Cosentino, dirigente generale del dipartimento Lavoro e Welfare, Ernesto Esposito, subcommissario alla Sanità, Saveria Cristiano, dirigente del settore Programmazione ed erogazione dei Lea sociosanitaria, Luciano Squillaci, portavoce del Forum regionale del Terzo settore, Antonino Ferraiolo, responsabile dell’Ambito territoriale di Catanzaro, Giorgio Marcello, ricercatore e docente di Sociologia generale del dipartimento di Scienze Politiche sociali dell’UniCal, Giovanni Latella, funzionario del settore Welfare, e Mario Gatto, assistenza tecnica Welfare. In collegamento Maria Bernardi, dirigente del settore Programmazione dell’offerta ospedaliera e Sistema delle emergenze, e Lucia Di Furia, commissario straordinario dell’Asp di Reggio Calabria.
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