Ospedale della Sibaritide, riunione della cabina di regia

CORIGLIANO ROSSANO - In Prefettura a Cosenza si riunisce la cabina di Regia per l’ospedale unico della Sibaritide. L’intento comune è quello di rispettare il previsto cronoprogramma che dovrebbe vedere la conclusione dell’opera entro il 2027, ben 20 anni dopo la data di consegna per l’infrastruttura concepita quale opera di protezione civile, dal ministro alla sanità dell’epoca, Livia Turco. Di Governi, anni, e promesse da allora ne sono passate da perderne conto e memoria. Ora sembra vi siano volontà e, soprattutto soldi, per finire l’atteso ospedale di Insiti. Nella giornata di venerdì scorso, alla cabina di regia, presieduta dal Prefetto Vittoria Ciaramella, oltre al Presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto, hanno partecipato i rappresentanti delle forze dell’ordine, del concessionario e delle organizzazioni sindacali Cgil-Cisl e Uil (Giuseppe De Lorenzo, Franco Ventarola, Antonio Vattini). L’intento comune, è stato rimarcato, resta la conclusione della struttura, che dovrebbe avvenire entro 911 giorni. «I lavori stanno andando avanti secondo il cronoprogramma- ha precisato Roberto Occhiuto commissario alla sanità calabrese- non è stato facile riavviare i lavori, perché c’era da aggiornare un progetto del 2004, occorreva trovare le risorse e questo non sempre è facile nella pubblica amministrazione ma ci siamo riusciti. Sono molto felice che questo ospedale, pensato venti anni fa, oggi stia proseguendo nella sua costruzione». Quello della Sibaritide è la struttura sanitaria più avanti sul fronte della sua realizzazione, rispetto agli altri tre previsti e che dovranno rappresentare la rete ospedaliera di eccellenza della Calabria. «Il piano economico-finanziario è stato riequilibrato in funzione del servizio non sanitario che sarà erogato dal concessionario per i prossimi 25 anni- ha spiegato il project manager Gerardo Domenico Petrone, spiegando le ultime, necessarie, manovre economiche, in tandem con la Regione, che hanno permesso il riavvio del cantiere. «I lavori-ha continuato- sono ripresi dopo adeguamenti tecnici necessari per normative generali, ma pure per le nuove esigenze sanitarie imposte dalla pandemia di SARS-CoV-19». I lavori, ripresi a pieno ritmo vedono l’impiego di prefabbricati, moduli che permettono di rispettare le regole di sicurezza per i lavorati, ma, soprattutto, di accelerare e rispettare la tempistica per la conclusone dell’ospedale unico della Sibaritide.