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Ospedale della Sibaritide, Tavernise (M5S) vigila



CORIGLIANO ROSSANO - «I calabresi hanno diritto a ricevere cure e assistenza sanitaria». E’ quanto afferma, in una nota, Davide Tavernise, consigliere regionale del M5s, dopo il sopralluogo effettuato al cantiere del nuovo ospedale della Sibaritide, in contrada Insiti, a Corigliano Rossano. «Attesa per la fine del 2023 - è detto nella nota - la conclusione dei lavori del nuovo nosocomio, che oggi vede impiegati circa cinquanta dipendenti e completati i lavori più complessi».

Per Tavernise «questa struttura è stata pensata e progettata per rappresentare il futuro di un territorio vasto, oltre 150.000 persone. Come si legge nella relazione illustrativa generale, rientra, insieme ai nuovi ospedali di Vibo Valentia e della Piana di Gioia Tauro, in una più ampia serie di interventi di riqualificazione e potenziamento della rete ospedaliera della Regione Calabria. La nuova struttura è tesa, infatti, a riorganizzare e adeguare la rete ospedaliera, al fine di mettere il malato in un ambiente a misura d’uomo, sicuro e confortevole, dove possa ricevere le visite di parenti e amici a qualsiasi ora; a rinnovare e potenziare la dotazione tecnologica, attraverso investimenti, per venti milioni di euro circa, in strumentazione biomedicale, per elevare l’efficacia della diagnosi, della terapia e della riabilitazione, allo scopo di conferire maggiore tranquillità e fiducia verso l’ospedale. Una struttura, questa, pensata e progettata anche per essere centro di ricerca clinico-scientifica che favorisca il continuo aggiornamento e adeguamento alle ultime novità, moltiplicando le capacità assistenziali».

"Noi vigileremo con frequenza regolare - sostiene il consigliere regionale - perché l’opera sia realizzata e consegnata alla collettività nei tempi previsti. Oltre all’incremento tecnologico, alla maggiore sicurezza strutturale e alla più semplice accessibilità all’area ospedaliera, infatti, il nuovo ospedale rappresenta un cambio di passo, sia pur minimo, rispetto ad un altro cronico problema calabrese: la riduzione dei posti letto. Previsti, in tal senso, 273 posti letto per degenza ordinaria, 33 per degenza high care (terapia intensiva e sub-intensiva indifferenziata, Utic, stroke unit, Tin - patologia neonatale), 28 per day hospital, 42 posti letto tecnici. I nuovi ospedali, certamente non rappresentano una risposta esaustiva alla carenza dei servizi sanitari calabresi ma la credibilità delle istituzioni, tutte, passa anche dalla capacità di pensare, progettare, realizzare e mettere in funzione un’opera pubblica nei giusti tempi, e per la quale già si sono spesi milioni di soldi pubblici».

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