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Ospedale di Mesoraca, De Nisi (Azione) chiede di intervenire subito





MESORACA - «Non si può aspettare altro tempo. La gente dell’alto Marchesato aspetta risposte per i propri bisogni». Lo afferma Francesco De Nisi, consigliere regionale e segretario di Azione in Calabria, in riferimento alla situazione in  cui versa la struttura ospedaliera di Mesoraca, nel Crotonese. De Nisi fa sue le preoccupazioni che il Comitato cittadino Ospedale di Mesoraca ha trasferito nella lettera indirizzata alle istituzioni competenti, al presidente della Regione Calabria Roberto occhiuto e al commissario straordinario dell’Asp di Crotone Antonio Brambilla dopo aver preso atto di quanto emerso dai sopralluoghi e dalle continue sollecitazioni da parte degli utenti, del  personale medico, sanitario, amministrativo e dai gestori dei servizi. E con la stessa forza del Comitato, De Nisi chiede «interventi immediati e urgenti su una struttura ormai ridotta in condizioni talmente pessime da creare disagi gravi agli utenti e al personale chiamato ad operare». Il consigliere regionale sottolinea come «nel 2024 non sia possibile accettare situazioni in grado di pregiudicare il diritto alla salute dei cittadini in un comprensorio che ha sempre visto nel nosocomio mesorachese un insostituibile punto di riferimento, soprattutto se si tiene conto che l’ospedale di Crotone, il più immediatamente raggiungibile, dista ben 50 chilometri di distanza». De Nisi evidenzia la situazione in cui versa la struttura: 118 con unità scoperta di medico nei turni giornalieri e notturni;  mancanza di personale medico -  specialistico, personale sanitario e amministrativo; mancanza di strumentario tecnico; l’assistente sociale che copre poche ore settimanali;  Pua  chiuso diversi giorni della settimana. E ancora: sportelli ticket chiusi; mammografo da installare; assenza di personale manutentore; lentezza dei lavori di ristrutturazione, per alcun servizi occorrerà attendere dieci anni.  «Da quanto ci risulta – evidenzia De Nisi -  ci sarebbero delle aree della struttura in pessime condizioni, degradate, ammuffite, abbandonate e colme di materiale da archivio, riempite di armadietti, scrivanie, vecchia attrezzatura che attende di essere smantellata, servizi igienici inaccessibili. Senza dimenticare le pessime condizioni degli ambulatori, privi di spazio e totalmente abbandonati alla provvisorietà. Soprattutto non esisterebbe nessuna applicazione delle normative vigenti in materia di sicurezza sul lavoro». Ecco perché De Nisi, sottolineando il valore assoluto della salute, manifesta la sua vicinanza ai cittadini dell’Alto Marchesato e si augura che le istituzioni tutte prendano di petto la vicenda dell’ospedale di Mesoraca. «Non si può continuare con questo stato di cose – conclude De Nisi –. È assolutamente necessario attivarsi per individuare e attivare tutte le procedure indispensabili per la risoluzione delle carenze che attanagliano l’ospedale di Mesoraca in modo da assicurare a un intero comprensorio, i cui diritti fondamentali non possono essere considerati merce di scambio, un futuro certo e diverso attraverso un processo in cui gli attori in campo, visto che si tratta di tematiche che attengono alla qualità della vita delle persone, non vadano incontro a divisioni e a pretestuose strumentalizzazioni». 

 

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