Prescrizioni monoclonali in calo anche in Calabria
ROMA - Di pari passo alla diminuzione dei nuovi contagiati da Sars-Cov-2, prosegue il calo delle prescrizioni settimanali di anticorpi monoclonali contro il Covid-19. Dal 17 al 23 febbraio sono state 1.036, pari circa al -40% rispetto alla settimana precedente. Mentre da marzo 2021 al 23 febbraio 2022, sono stati 49.361 i pazienti con Covid-19 iscritti nei registri di monitoraggio di questi farmaci indicati per persone con malattia lieve o moderata ma ad alto rischio di progressione severa. È quanto emerge dal 46/mo Report dell’Agenzia Italiana del farmaco (Aifa) sugli anticorpi monoclonali per il Covid-19.
Salgono a 272, e sono presenti in tutte le regioni e province autonome, le strutture che prescrivono questi anticorpi, somministrati generalmente in day hospital tramite infusione. Il Veneto resta in cima alla classifica del numero di richieste del farmaco fatte fino a oggi: 8.484 rispetto al totale nazionale di 49.361. A seguire, il Lazio con 7.270, Toscana con 4.628, Lombardia (3.703), Piemonte (3.358), Campania (3.350), Liguria (2.902), Emilia Romagna (2.733), Marche (2.663), Sicilia (2.477), Abruzzo (1.806), Puglia (1.716), Friuli Venezia Giulia (1.368). Sotto i mille: Calabria (656), Valle d’Aosta (550), Umbria (492), Sardegna (457), Basilicata (273), PA di Trento (218), Molise (130) e PA di Bolzano (127).
Nella settimana in esame, la Valle d’Aosta è la regione che conta più richieste del farmaco rispetto al numero di nuovi positivi registrati, con una prevalenza di 1,79%, a fronte dello 0,27% riportato a livello nazionale.
Fino ad oggi, infine, la maggior parte dei pazienti (22.206) ha ricevuto la combinazione di monoclonali casirivimab-imdevimab, seguita dal mix bamlanivimab-etesevimab (17.208), sotrovimab (9.124, ultimo arrivato e che vede la crescita settimanale maggiore) e bamlanivimab (823, non più disponibile in monoterapia da maggio 2021).
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