Reggio, spiragli per le strutture residenziali psichiatriche

REGGIO CALABRIA - Hanno atteso il rientro in tarda serata dei partecipanti alla riunione che si è tenuta presso la Sala Turchese della Cittadella “Jole Santelli” per lasciare i locali occupati da mercoledì scorso. È stata una decisione sofferta, considerando le tante promesse ricevute negli anni e il senso di sfiducia che pervade tutti gli interessati, ma ancora una volta i lavoratori delle strutture psichiatriche provano a dare credito agli impegni assunti dalla Regione Calabria.
L’incontro catanzarese ha visto partecipare il sub Commissario alla Sanità Ernesto Esposito e la dirigente del settore accreditamenti Rosalba Barone per la Regione Calabria, la direttrice generale Lucia Di Furia e la direttrice amministrativa Maddalena Berardi per l’Asp 5, i rappresentanti delle cooperative e una delegazione di Usb e Coolap. Presenti anche i politici reggini Tilde Minasi, Giovanni Muraca e Antonino Zimbalatti.
È stata una lunga discussione che ha permesso di mettere a fuoco le maggiori problematiche di un settore ormai al collasso, mettendo in un lungo elenco cronologico tutti i passaggi, gli errori, le mancanze che negli anni hanno prodotto un intrigo talmente contorto che non si può certo rimuovere con un colpo di spugna.
Dal tavolo è venuto fuori l’ennesimo iter per l’accreditamento delle strutture esistenti dal ‘90, con il necessario ampliamento dell’insufficiente numero dei posti letto, anche attraverso una rimodulazione delle diverse tipologie di strutture, e il conseguente sblocco dei ricoveri.
Si chiudono così sei faticosissime giornate, per lavoratori che si sono dovuti barcamenare tra turni nelle strutture e turni nell’occupazione. Ma è stata un’azione necessaria a rendere chiara a tutte le istituzioni la drammaticità della situazione.
L’occupazione si sospende quindi ma si preannunciamo già da adesso nuove e più eclatanti azioni se quanto sottoscritto non si tramuterà in realtà.
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