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Telemedicina, Guccione (Pd) chiede un'accelerazione


REGGIO CALABRIA - «In sanità è tempo delle scelte. Bisogna passare dalla sanità costruita sulla carta tra decreti, Dca e delibere a una sanità efficiente e realmente operativa sui territori. Bisogna imprimere una accelerazione fattiva nella costruzione della rete della telemedicina in cui saranno previsti importantissimi investimenti e nella costruzione di una rete territoriale capillare e fortemente presente su tutto il territorio». Lo afferma il consigliere regionale del Pd Carlo Guccione.

«Quanto alla sanità costruita sulla carta - prosegue – è dell’8 agosto 2019 la delibera n.686 che istituisce le Uccp (Unità continuità cure primarie) e le Aft (Aggregazioni funzionali territoriali): 13 Aft autonome più 20 pubbliche e 6 Uccp in cui saranno impegnati circa 580 medici di medicina

generale (ex medici di base) per erogare cure a 522.536 pazienti della provincia di Cosenza. Le 33 Aft opereranno su turni di 12 ore con una dotazione strumentale di ecografi, Ecg e holter pressorio ed erogheranno prestazioni di prevenzione sanitaria, implementazione della rete vaccinale, presa in carico dei codici e degli eventi della fragilità. Le Aft si dovranno interfacciare con l’Asp del territorio per il governo delle cure primarie e i rapporti con l’ospedale e si configurano così come un modello di continuità assistenziale in cui viene mantenuto il rapporto fiduciario tra il medico e il proprio assistito ma l’erogazione delle cure viene effettuata dall’Aft e non più dal singolo medico. Mentre le Unità complesse di cure primarie saranno delle aggregazioni strutturali multiprofessionali di cui faranno parte i medici di medicina generale nonché operatori del territorio, infermieri specialisti e personale sociale e avranno il compito di affrontare le criticità e le necessità assistenziali dei cittadini. Le 6 UccpP opereranno sulle 24 ore e saranno dotate di diagnostica radiologica, Ecografo, Ecg Ecocardio ed erogheranno prestazioni di primo soccorso. Tutto questo rappresenta un grande salto di qualità e un rafforzamento notevole della medicina territoriale che rappresenta, di fatto, la nuova frontiera della cura e dell’assistenza ai pazienti. Questo tipo di organizzazione permetterà ai codici bianchi di non intasare il Pronto soccorso ospedaliero dal momento che i casi meno gravi potranno essere trattati direttamente presso le Aft e le Uccp.

Una volta operativo questo Piano di rafforzamento della medicina territoriale sarà prevista anche la creazione di micro-team per dare continuità assistenziale e una adeguata assistenza sanitaria nelle aree interne, particolarmente difficili da raggiungere per motivi orografici e di collegamento. L’emergenza Covid ha rivoluzionato in poche settimane il nostro sistema sanitario portando alla necessità di studiare nuove soluzioni e modalità di assistenza e di cura. Una delle grandi novità di

questo periodo riguarda l’utilizzo di strumenti tecnologici per garantire ai pazienti l’assistenza medica necessaria anche a distanza. Infatti, l’emergenza in corso ha evidenziato che un sistema sanitario moderno e all’avanguardia non può prescindere dalla tele medicina e dalla sanità digitale. Questo è il tempo della realizzazione di queste importantissime organizzazioni territoriali. Le risorse non mancano, c'è da augurarsi che il nuovo commissario imprima una accelerazione in questo senso. La previsione di 3.500,000 euro nel bilancio preventivo 2021 per la realizzazione della rete Aft e Uccp è un primo importantissimo passo verso la costruzione di un moderno sistema sanitario e territoriale che accanto alla tele medicina, al rafforzamento dell’assistenza domiciliare integrata e al potenziamento delle Usca possa rappresentare un sistema efficiente ed efficace in

grado di garantire il diritto alla salute dei cittadini e l'erogazione dei Lea».

«Il tempo degli annunci - conclude Guccione - è finito, bisogna passare alle realizzazioni e ai fatti concreti. Le risorse ci sono ora vanno spese e occorre farlo bene. Su questo non daremo tregua e continueremo ad incalzare affinché sia effettivamente impresso un cambio di passo nella sanità calabrese. Sono anni che conduciamo una battaglia contro gli sprechi e in difesa del diritto alla salute, si tratta adesso di raccogliere i frutti di questa giusta battaglia che ha trovato conferma nelle inchieste che hanno scoperchiato le inefficienze e il malaffare della sanità calabrese».

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