Vibo, passi avanti per la telemedicina
VIBO VALENTIA - Si è rivelato davvero proficuo l’incontro preliminare tra la dirigenza dell’azienda sanitaria e l’Ordine provinciale dei medici guidato dal presidente Tonino Maglia, mirato al potenziamento dell’assistenza di prossimità nella Provincia. Per l’azienda c’erano, oltre al management, il direttore del distretto unico Bava e il dirigente medico delle cure primarie Latella. Presenti inoltre i referenti delle Aft di Filadelfia, Vibo, Mileto, Tropea e Soriano, per un bacino di utenza di circa 100 mila assistiti, nonché i tecnici della società di Telemedicina “Doctorium”. Giova ricordare che le Aft sono raggruppamenti di medici di medicina generale che hanno lo scopo di garantire ai propri iscritti l’assistenza sanitaria per l’intera giornata, tutti i giorni della settimana.
L’incontro era stato indetto dal commissario dell’Asp, generale Battistini, al fine di per valutare l’opportunità che l’Azienda si doti degli strumenti tecnologici per avviare l’importante servizio. L’interessato ha ribadito che l’azienda ha l’obiettivo di garantire un’assistenza medica qualificata di prossimità alla popolazione dell’intero territorio provinciale. Duplice lo scopo: assicurare un’ottimale presa in carico del paziente, prevalentemente critico o fragile, e offrire un prezioso strumento tecnologico ai medici di famiglia, nel proprio ambulatorio o nelle sedi delle Aft. Ciò consentirà di ottimizzare tempi di diagnosi e cura, evitando inutili disagi ai pazienti e inappropriati invii ai pronto soccorso. «Abbiamo voluto l’incontro – ha spiegato Battistini - per potere discutere il progetto della Telemedicina ed avviare la collaborazione con la società che fornisce i servizi tecnologici, in accordo con i medici di medicina generale».
I tecnici della “Doctorium” hanno illustrato i vantaggi che la Telemedicina, attraverso la modalità del telemonitoraggio e del teleconsulto, possono offrire al medico di medicina generale e di continuità assistenziale. Tali strumenti tecnologici possono costituire un valido ausilio nella pratica clinica, di diagnosi e cura in modalità a distanza, al fine di ottenere in tempo reale l’assistenza sanitaria più adeguata e un monitoraggio continuo delle condizioni cliniche del paziente, soprattutto quando è inabile o in condizioni critiche o in caso di dubbio diagnostico, terapeutico e assistenziale.
I referenti medici delle Aft hanno espresso apprezzamento per l’iniziativa che – si legge in una nota - «denota da parte del commissario e del management aziendale, un interesse primario per le attività della medicina generale a favore della popolazione di questo territorio, tra l’altro svantaggiato per problemi legati all’orografia, alla densità abitativa, all’invecchiamento della popolazione e al fenomeno migratorio dei giovani».
I medici, dal canto loro, hanno poi sottolineato gli aspetti positivi che la Telemedicina può produrre nella pratica clinica, soffermandosi sugli aspetti procedurali, organizzativi e di sicurezza della metodica del teleconsulto e telemonitoraggio nella produzione e refertazione dei dati clinici, e del rapporto costante con gli specialisti che operano in tale modalità. Si parlato altresì del problema della trasmissione dei dati sensibili e delle immagini nonché della conservazione degli stessi sia sul versante dell’appropriatezza clinica che della privacy.
L’incontro si è concluso con una pre-intesa: l’Ordine dei medici, sentiti i referenti delle Aft, fornirà i dati e gli aspetti organizzativi al management aziendale, per giungere alla stipula di una convenzione fra Asp e società “Doctorium”. «Garantire ai medici di medicina generale che si aggregano in Aft i servizi di telemedicina - ha chiosato il presidente Maglia - significa assicurare alla popolazione un doppio potenziamento dell’offerta sanitaria: alla presenza continua dei sanitari per 12 ore si aggiunge, infatti, la possibilità di trovare risposta specialistica rapidissima, a tutto vantaggio di tempestività, appropriatezza e comfort delle cure erogate».
