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118 sguarnito, allarme dell’Usb

  • Immagine del redattore: Uneba Calabria
    Uneba Calabria
  • 6 giu
  • Tempo di lettura: 2 min

Gandolfo Miserendino
Gandolfo Miserendino

CATANZARO - «L’estate è ormai alle porte, e come ogni anno, l’emergenza urgenza in Calabria è un campo minato pronto a esplodere. Mentre la popolazione sul territorio aumenterà inevitabilmente a causa dell’afflusso turistico, il personale delle postazioni 118 sarà drammaticamente ridotto dalla necessità – legittima e sacrosanta – di usufruire delle ferie estive». A lanciare l’allarme è l’Usb sanità Calabria. Nonostante questo quadro assolutamente prevedibile, né la Regione Calabria né Azienda Zero «hanno mosso un dito per rafforzare un servizio che dovrebbe garantire il diritto alla vita. Un silenzio colpevole, un immobilismo criminale. Non possiamo dimenticare le tragedie come quella di Serafino Congi, morto a San Giovanni in Fiore in attesa di un’ambulanza che non è mai arrivata in tempo. Episodi come questo rischiano di ripetersi drammaticamente anche quest’estate in assenza di interventi strutturali e immediati». L’Usb lamenta poi una situazione di caos ai vertici del sistema emergenza calabrese. «Il dottor Riccardo Borselli e il dottor Gandolfo Miserendino, in un primo momento, hanno affermato che tutti gli autisti soccorritori previsti erano già stati chiamati in servizio. Ma a smentire le loro stesse parole, subito dopo le dichiarazioni sono stati attivati ben 13 nuovi autisti soccorritori presso l’Asp di Reggio Calabria. Una smentita nei fatti che certifica una gestione caotica, confusa e assolutamente non trasparente del servizio – La verità è che esistono le condizioni per attivare immediatamente nuove postazioni 118: ci sono mezzi acquistati dalla Regione, ci sono autisti e infermieri idonei ancora fermi in graduatoria, ci sono territori scoperti e una popolazione che chiede risposte. E invece? I mezzi giacciono inutilizzati – e ancora attendiamo risposte su come sia stato possibile acquistare ambulanze prive di airbag lato passeggero – e gli operatori restano a casa». L’Usb segnala poi i recenti pensionamenti degli autisti soccorritori dell’Asp di Cosenza, che ridurranno ancora di più il personale disponibile, «l’immobilismo sulle graduatorie», il mancato pagamento degli straordinari agli infermieri dell’Asp di Cosenza per l’anno 2025, «che porterà a un inevitabile rifiuto di ulteriori prestazioni aggiuntive e a un aumento vertiginoso dei turni scoperti».

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