Commissariamento, la Regione ricorre alla Consulta
CATANZARO - La Giunta regionale della Calabria, riunita a Catanzaro sotto la presidenza di Mario Oliverio, "ha deliberato di sollevare conflitto di attribuzione dinanzi alla Corte Costituzionale nei confronti della deliberazione del Consiglio dei Ministri del 7 dicembre scorso con cui è stata disposta l'ulteriore prosecuzione dell'istituto del commissariamento statale per i disavanzi del sistema sanitario". Ne dà notizia un comunicato dell'ufficio stampa dell'esecutivo. "La decisione - si aggiunge - é stata assunta in coerenza con quanto rappresentato dal Presidente Oliverio ai Governi nazionali negli ultimi anni". «Questo Governo è in linea con quelli precedenti: il cambiamento agitato rispetto ai problemi della sanità nella nostra regione non si vede», ha detto Oliverio, rispondendo, a margine di una conferenza stampa, ad una domanda sulla nomina del nuovo Commissario ad acta per la sanità in Calabria, il generale dei carabinieri Saverio Cotticelli, e del subcommissario Thomas Schael. «Non dimentico - ha aggiunto Oliverio - quando i rappresentanti del M5s agitavano il problema del commissariamento e lo facevano in polemica con il Governo, oltre che con il sottoscritto. Oggi, invece, sono praticamente in pieno continuismo con una linea che è fallimentare. Non dico che sono stati loro l’origine, perché l’origine si è determinata nella legislatura precedente, ma adesso loro proseguono su quella strada. Anche oggi siamo in linea con questa impostazione fallimentare. Per quanto mi riguarda, ho già espresso la mia posizione al Governo. Non faccio questioni di nomi, ritengo l'istituto del Commissariamento fallimentare i cui risultati, dopo dieci anni, sono frutti amari. Un bilancio assolutamente negativo, come ha stabilito anche l’ultimo tavolo interministeriale, che ha confermato l’impennata del debito, la collocazione dei livelli essenziali di assistenza al di sotto della soglia minima e l’aumento dei calabresi costretti a curarsi fuori dalla regione».