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Mancata intesa su nomine, Dieni attacca Oliverio

ROMA - «Il caso della mancata intesa

sulle nomine dei commissari della sanità dimostra, ancora una

volta, l’arroganza politica del governatore Oliverio e la sua

distorta concezione del potere». Lo afferma, in una nota,

Federica Dieni, deputato del Movimento 5 stelle.

«Malgrado l’apertura dimostrata dai commissari governativi,

che correttamente hanno inviato alla Regione l’elenco con i

nominativi dei possibili responsabili delle aziende sanitarie e

ospedaliere della Calabria - aggiunge Dieni - il presidente

Oliverio ha preferito evitare il necessario confronto

istituzionale, peraltro auspicato dal Decreto Calabria, nel

tentativo di indulgere in un vittimismo a buon mercato. Dopo

aver fatto il bello e il cattivo tempo per quasi cinque anni,

nominando manager spesso impresentabili o confermando quelli che

avevano prodotto debiti in spregio alle norme regionali,

Oliverio recita la parte del politico disinteressato alla

governance di un sistema affossato anche e soprattutto dalle sue

scelte. Il gioco, però, è ormai scoperto e mette in luce solo

una concezione privatistica delle istituzioni che esclude ogni

tentativo di dialogo con altri autorevoli organi dello Stato».

«Oliverio - sottolinea ancora la parlamentare - ha insomma

preferito giocare la sua partita politica, in un’ottica di

contrapposizione totale con il governo, piuttosto che dare il

suo contributo per la scelta delle professionalità migliori per

la guida delle aziende regionali. Una scelta irresponsabile,

ancor più grave perché presa da un uomo che dovrebbe spendere il

suo ruolo per migliorare la vita dei calabresi e, quindi, i

servizi sanitari a loro disposizione»

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